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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2010 alle ore 08:03.
ROMA
Nuovo capitolo dello scontro che sta paralizzando il Copasir. I tre componenti Pdl del comitato, il vicepresidente Giuseppe Esposito, Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quagliariello, hanno chiesto incontri ufficiali al presidente Massimo D'Alema e ai presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani per «consegnare loro una documentazione relativa ad articoli di giornali e dispacci di agenzie di stampa che a partire dalla scorsa estate hanno riguardato attività del Copasir di natura riservata». Insomma: dentro il Copasir ci sarebbe una talpa. D'Alema ha accordato l'incontro, ci sarà martedì. L'impasse nell'organismo risale a martedì scorso, quando i membri pidiellini e la leghista Maria Piera Pastore hanno disertato la seduta in programma perché, secondo loro, l'attuale composizione del Copasir non rispetterebbe il nuovo assetto dei gruppi parlamentari di maggioranza. L'obiettivo del trio Cicchitto-Quagliarello-Esposito è il finiano Carmelo Briguglio che – essendo passato dal Pdl a Futuro e Libertà – dovrebbe ora, a loro dire, lasciare il posto nel comitato a un deputato del partito del premier Berlusconi. Su questo i tre hanno chiesto l'intervento dei presidenti delle Camere e oggi hanno aggiunto una pesante nota polemica: un dossier di articoli di stampa che dimostrerebbe che qualcuno dei membri del comitato ha spifferato notizie riservate. Ma Briguglio – che da mesi chiede che il Copasir si occupi dell'eventuale coinvolgimento dei servizi segreti nella vicenda della casa di Montecarlo e dei pedinamenti subìti dal suo collega finiano Italo Bocchino – non ha fatto una piega: «È un'ottima iniziativa» ha commentato ironico.