Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2010 alle ore 11:27.
Franco Frattini chiede di accelerare la fase di transizione in Afghanistan: «siamo assolutamente impegnati affinchè dal prossimo vertice Nato a Lisbona si possa definire la nuova fase di transizione della strategia internazionale in Afghanistan, con l'assunzione delle responsabilità di sicurezza e controllo del territorio da parte delle forze afghane», ha detto il titolare della Farnesina esprimendo cordoglio per la morte dei quattro militari italiani in Afghanistan.
Dolore e vicinanza alle famiglie sono stati espressi da tutti i vertici politici e istituzionali, a partire dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha annullato il concerto bandistico in occasione del cambio della guardia d'onore al palazzo del Quirinale previsto per domenica 10 ottobre. «Stiamo lavorando per consegnare il controllo della situazione in questo Paese alle truppe afghane», ha commentato il premier Silvio Berlusconi. «Noi portiamo il nostro contributo nella soluzione del problema - ha aggiunto - aiutiamo economicamente e sosteniamo lo sviluppo delle forze armate dell'Afghanistan». Lo sport, ha fatto sapere il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, oggi e domani osserverà un minuto di silenzio in tutte le manifestazioni in programma, mentre la Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte dei soldati italiani. Parole di conforto anche dalla Cei, la Conferenza episcopale italiana, che prega per la «riconciliazione e la concordia per tutti i popoli della terra».
Frattini ha ribadito il carattere «fondamentale» della missione italiana in Afghanistan per bloccare il terrorismo, e ha detto che avrà «direttamente» l'occasione di fare il punto sulla strategia internazionale in Afghanistan alla riunione degli rappresentanti speciali dei ministri degli esteri per l'Afghanistan e il Pakistan che si svolgerà a Roma il prossimo 18 ottobre.
A spingere per l'avvio di una «riflessione» sulle prospettive e la strategia da tenere sul campo, è stato anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. «La situazione è difficile - ha detto - e le prospettive incerte». Dobbiamo riflettere, ha aggiunto, all'interno del contesto delle nostre alleanze, ma serve capire tutti insieme «cosa vuol dire realmente questa famosa nuova fase».