Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2010 alle ore 17:52.
L'operatrice umanitaria britannica, rapita il mese scorso in Afghanistan, è rimasta uccisa durante un blitz armato per liberarla. Stando a quanto reso noto dal ministro degli Esteri britannico, William Hague, in un comunicato, Linda Norgrove «è stata uccisa dai suoi rapitori durante un'operazione di salvataggio venerdì scorso». Le forze della Nato e dell'esercito afgano hanno fatto «tutto il possibile» per salvarla, ha affermato il comandante delle truppe internazionali in Afghanistan, il generale David Petraeus.
«Le forze della coalizione e le forze afgane hanno fatto tutto quanto era nelle loro possibilità per salvare Linda», ha dichiarato il generale in un messaggio di condoglianze. «Linda era una persona coraggiosa, che aveva una passione - migliorare la vita degli afgani - e purtroppo ha perso la vita servendoli». Il generale Petraeus non ha precisato quale contingente della Nato abbia condotto l'operazione di liberazione, poi fallita.
Linda Norgrove, 36 anni, era stata rapita il 26 settembre assieme a tre afgani nell'est dell'Afghanistan, provincia nord-orientale di Kunar. È stata uccisa questa notte dai suoi rapitori, secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri britannico William Hague, durante l'operazione per la sua liberazione.
Il rapimento era stato rivendicato dai talebani, che avevano chiesto la liberazione di Aafia Siddiqui, la neuroscienziata pachistana di 38 anni conosciuta come Lady al Qaeda, in cambio del rilascio degli operatori umanitari. Siddiqui è stata condannata a 86 anni di carcere per il tentato omicidio, nel 2008, di agenti dell'Fbi e di ufficiali dell'esercito Usa in Afghanistan.