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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2010 alle ore 15:24.
«Nonostante i progressi che hanno contribuito a contenere il grave fenomeno, continuano purtroppo a registrarsi ogni giorno infortuni sul lavoro, troppo spesso mortali, anche a causa di inammissibili superficialità e gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori». Con la consueta sensibilità verso il tema delle morti bianche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato questo messaggio all'Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro) in occasione della 60/ma giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro che si è celebrata a Modena.
L'appello di Naplitano. «L'incolumità e la salute dei lavoratori – ha aggiunto il capo dello Stato – costituiscono valori primari per la società e la loro tutela è interesse non solo del singolo lavoratore, ma di tutta la collettività. Dobbiamo perseguire con impegno una politica sistematica e continua di prevenzione e promozione della salute nei luoghi di lavoro, ispirata ad una cultura della legalità e sicurezza e basata su una costante e forte vigilanza sul rispetto delle norme e delle condizioni di lavoro».
Gli infortuni sul lavoro. Il presidente della Repubblica ha così accolto l'appello dell'Anmil che ha denunciato come i numeri degli incidenti sul lavoro siano ancora inaccettabili. Sono numeri che dimostrano, sottolinea l'Associaizione, quanto ancora resta da fare nel nostro Paese per tutelare la salute dei lavoratori. Nel 2009 sono stati 790mila gli infortuni sul lavoro, oltre 1000 lavoratori hanno perso la vita e circa 886 sono morti a seguito di una malattia professionale nel solo settore dell'industria.
I messaggi di Schifani e Fini. Al messaggio di Napolitano si sono aggiunti quelli dei presidenti di Senato e Camera. «La sicurezza dei lavoratori rappresenta una priorità assoluta per il nostro Paese – ha sottolineato concordato il presidente di Palazzo Madama Renato Schifani – e questa consapevolezza deve spingerci a un costante impegno per valorizzare e diffondere tra i cittadini una cultura di maggiore attenzione negli ambienti lavorativi, dove l'attuazione delle norme a tutela della salute e della vita dei lavoratori deve essere piena ed efficace».
Mentre il presidente della Camera, Gianfranco Fini,