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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2010 alle ore 16:20.
Rivelazione del segreto d'ufficio. È questo il reato ipotizzato dalla Procura di Roma, rispetto alla fuga di notizie relative ad un presunto pedinamento di Italo Bocchino da parte dei servizi, parlamentare di Fli. L'indagine, contro ignoti, è stata aperta dopo un esposto presentato dal presidente del Copasir, Massimo D'Alema, come riferito dai componenti del Pdl del Copasir Gaetano Quagliariello e Fabrizio Cicchitto. A disposizione degli inquirenti, al momento, c'è un servizio del quotidiano La Repubblica in cui viene riportata la notizia a cui ha fatto riferimento D'Alema.
Erano stati i due esponenti del Pdl a chiarire i contorni della vicenda. «D'Alema - ha spiegato Quagliariello - ha fatto riferimento a materiale secretato e ci ha detto di aver mandato all'autorità giudiziaria un esposto per una fuga di notizie». «Noi - hanno aggiunto Cicchitto e Quagliariello - siamo preoccupati per una sovraesposizione del Copasir che potrebbe nuocere all'organismo». Cicchitto e Quagliariello hanno incontrato oggi D'Alema per affrontare il nodo della composizione del Copasir in merito a un possibile riequilibrio della compagine dei gruppi parlamentari dopo la costituzione della pattuglia finiana di Futuro e Libertà. Aspetto che, però, hanno chiarito i due esponenti del Pdl, «non rientra nelle competenze del presidente del comitato».
Da qui la decisione di affrontare il tema in un incontro con i presidenti di Camera e Senato,Gianfranco Fini e Renato Schifani. Secondo quanto hanno spiegato poi Quagliariello e Cicchitto, i presidenti delle Camere «potrebbero destituire» un membro del comitato laddove non ci fosse il rispetto della proporzionalità nella composizione. Esempi di destituzioni, secondo i parlamentari del Pdl, non mancano e stamattina hanno consegnato a D'Alema un fascicolo in cui si citano i casi di Nilde Iotti e Luciano Violante.
Dopo aver ricevuto i due esponenti del Pdl, Fini ha fatto sapere che formulerà una risposta insieme a Schifani. «Abbiamo rappresentato a Fini - ha raccontato Cicchitto al termine dell'incontro durato quasi un'ora - il fatto che riteniamo che ci debba essere un criterio di proporzione tra i gruppi che richiede una composizione del Copasir diversa da quella attuale». Fini, ha aggiunto il capogruppo del Pdl alla Camera, «ne ha preso atto, ha fatto le sue osservazioni, ma siccome serve una risposta congiunta dei presidenti delle Camere, si è riservato di sentire Schifani per formulare una risposta congiunta». Cicchitto e Quagliariello incontreranno domani il presidente del Senato.