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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2010 alle ore 08:44.
CITTÁ DEL VATICANO - Dai «capitali anonimi che schiavizzano» gli uomini a un modo di vivere immorale, dal terrorismo ideologico alla droga che divora la terra. Sono queste le «false divinità che distruggono il mondo» e contro cui i cristiani devono combattere fino alla vittoria.
Benedetto XVI, aprendo ieri il Sinodo sul Medio Oriente, ha parlato come previsto a braccio e ha lanciato un nuovo allarme contro il denaro staccato da qualsiasi logica di crescita, ribadendo un messaggio che sta portando avanti dal 2008 e ha espresso nell'enciclica Caritas in Veritate. Davanti ai padri sinodali giunti a Roma da tutto il Medio Oriente, Joseph Ratzinger ha tracciato un parallelo tra i primi tempi del cristianesimo, quando «il sangue dei martiri ha depotenziato le false divinità a partire da quella dell'imperatore» al mondo di oggi.
Anche adesso serve «il sangue dei martiri, il dolore del grido della Madre Chiesa che fa cadere, che trasforma il mondo... che non assorbe i falsi idoli», ha detto. E ha aggiunto: «Pensiamo alle grandi potenze della storia di oggi. Pensiamo ai capitali anonimi che schiavizzano gli uomini, che non sono più cose degli uomini, ma un potere anonimo dal quale gli uomini sono asserviti, tormentati, anche trucidati. Sono un potere distruttivo che minaccia il mondo». Parole che tra l'altro assumono un particolare significato dopo il summit del Fondo monetario internazionale, dove sono stati messi a fuoco gli squilibri finanziari e le debolezze dell'economia mondiale.
Un'altra falsa divinità, ha indicato il pontefice, è il «potere delle ideologie terroristiche che dicono di agire a nome di Dio. Ma non è Dio, sono false divinità che devono essere smascherate». Poi c'è la droga, «questo potere che come una bestia vorace mette le mani sulla terra e la distrugge». Infine «il modo di vivere propagato dall'opinione pubblica di oggi, in cui valori come la castità o il matrimonio non contano più». Tutte queste «false divinità devono cadere», ha proseguito Benedetto XVI, deve realizzarsi ciò che annuncia Paolo nella lettera agli Efesini: le dominazioni cadono e diventano sudditi dell'unico Signore, Gesù Cristo». Siamo - ha aggiunto - «in una lotta contro questo falsi dei che distruggono il mondo».