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Questo articolo è stato pubblicato il 15 ottobre 2010 alle ore 18:11.
La Serbia domanderà all'Uefa la ripetizione della partita con l'Italia sospesa martedì a Genova dopo sette minuti per disordini causati dalla tifoseria ospite. Secondo la tv britannica Sky Sports il presidente della Federcalcio serba, Tomislav Karadzic, ha fatto sapere che lunedì incontrerà il presidente dell'Uefa, Michel Platini, per formalizzare la richiesta.
Karadzic ha detto che nel rapporto del delegato Uefa della partita, David Petrashvili, è scritto che la federcalcio serba ha fatto tutto quello che era nelle sue competenze e nei suoi obblighi. Karadzic ha aggiunto che la delegazione della federcalcio serba sarà alla sede Uefa a Nyon il 25 ottobre ad una riunione alla quale sono stati invitati anche una delegazione italiana ed il delegato della partita di Genova. Dopo i colloqui con la Uefa, ha aggiunto il presidente, verrà presa una decisione sulla partita il 28 ottobre. Il 18 ottobre prossimo, ha precisato Karadzic, una delegazione della federcalcio serba avrà un incontro con il presidente della Uefa Michel Platini per un esame dettagliato di quanto avvenuto nella partità di martedì sera a Marassi.
Karadzic ha poi detto di conoscere i nomi dei teppisti serbi coinvolti nei disordini di Genova ma di non volerli rivelare alla stampa avendoli comunicati agli organi inquirenti. Riguardo al derby Stella Rossa-Partisan di sabato 23 ottobre a Belgrado - una partita ritenuta a questo punto ad altissimo rischio incidenti - Karadzic ha detto che una decisione spetta alla polizia che stabilirà un eventuale rinvio o un suo svolgimento a porte chiuse.