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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2010 alle ore 15:01.
Poche ore per accendere lo scontro. Dopo le indiscrezioni di stampa, con la notizia pubblicata da alcuni quotidiani, è montata la polemica sull'inchiesta di Report che riguarda alcune operazioni immobiliari del premier Silvio Berlusconi ad Antigua. Nella puntata che andrà in onda questa sera si parlerà della scatola offshore, la Flat Point, che si nasconderebbe dietro all'acquisizione di alcune ville da parte del premier Silvio Berlusconi ad Antigua.
Le operazioni del presidente del Consiglio sarebbero avvenute attraverso un istituto di credito svizzero, la banca Arner, già nel mirino delle procure di Milano e Palermo per violazione della normativa anti-riciclaggio.
Notizia o non notizia? Libertà di informazione a rischio? Il clima è già infuocato. Mentre l'avvocato del presidente del Consiglio Niccolò Ghedini parla di diffamazione, mette in evidenza l'assenza di un contraddittorio nella trasmissione televisiva e fa presente che «sarebbe grave» se la trasmissione andasse in onda», la giornalista Milena Gabanelli si chiede: «Che senso ha la polemica prima di averla vista? L'avvocato Ghedini dovrebbe aspettare di vedere la puntata e poi fare tutti i commenti che ritiene opportuni. Non ho ricevuto alcuna comunicazione o pressione dai vertici Rai. Stasera andrò regolarmente in onda e daremo conto del comunicato di Ghedini». In serata è arrivata la replica dell'avvocato di Berlusconi: «Chi parla di censura preventiva nei confronti del programma Report - ha attaccato - o utilizza l'argomento per una chiara speculazione politica o evidentemente non ha letto il comunicato di quest'oggi ove si annunciavano azioni legali non già nei confronti del programma ma di articoli di giornale palesemente diffamatori e nei quali si sosteneva di basarsi su anticipazioni che sarebbero poi state trasmesse proprio su Report. Se tali contenuti vi fossero realmente sarebbero gravi perchè non veri e privi di contraddittorio e meriterebbero quindi ulteriori azioni legali. Se non vi saranno, contrariamente a quanto si leggeva, sarà ragione di più per promuovere azioni nei confronti di quei giornali che avrebbero quindi riportato false anticipazioni».