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Venezia lancia il Consorzio di tutela del Prosecco Doc, campione del made in Italy

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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2010 alle ore 18:27.

Si è appena concluso il Forum Spumanti d'Italia tenutosi a Venezia nel palazzo Cà Vendramin Calergi, sede del Casinò, dal 15 al 17 ottobre. Tre intense giornate dedicate esclusivamente ai nobili vini con le bollicine, presenti 52 aziende provenienti da nove regioni Italiane, sette i consorzi di tutela, per la prima volta al Forum, 150 le etichette in mostra. Dall'Alto Adige alla Sicilia. Molte degustazioni, ma anche convegni, dibattiti, incontri, novità per essere sempre di più una vetrina nazionale e internazionale della spumantistica italiana.

Il Forum degli Spumanti d'Italia, già Mostra Nazionale dello spumante ospitata per 45 anni a Valdobbiadene, ha scelto di trasferirsi a Venezia, cornice prestigiosa per vini eccellenti che ormai hanno un respiro internazionale.

Tra le novità la presentazione ufficiale del nuovo Consorzio di Tutela Prosecco Doc, la più estesa denominazione nel panorama nazionale con nove provincie tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. La prima scelta importante presa dal neonato consorzio è stata l'adozione del contrassegno di Stato che garantirà l'origine del prodotto, ma non solo questo. Il contrassegno di Stato è in realtà obbligatorio solo per i vini Docg (Denominazione di origine controllata e garantita), mentre per i vini Doc (Denominazione di origine controllata) è una scelta volontaria.

«Il Prosecco Doc ha preso questa decisione per dare maggiori garanzie ai consumatori, ma anche agli stessi produttori- ci ha spiegato il presidente del Consorzio, Fulvio Brunetta- la fascetta ufficiale antisofisticazione certifica il rispetto dei quantitativi immessi sul mercato in relazione agli ettari di produzione e controlla il Prosecco lungo tutta la filiera produttiva. Si parte dalle vigne, passando per la trasformazione e finendo con l'imbottigliamento. Questo vino è ormai un prodotto da grandi numeri, nel 2009 sono stati immessi sul mercato più di 900 mila ettolitri e quindi necessita di tutela e garanzia certificata».

La fascetta entrerà in vigore dal 1 agosto 2011 e verrà fornita direttamente dall'Istituto Poligrafico Zecca dello Stato. Riporterà una sigla identificativa alfanumerica, il nome del vino, il volume nominale della bottiglia e il marchio di Stato. «Il grande successo del Prosecco in Italia e nel mondo è dovuto non solo alla sua qualità e alle gradevoli bollicine, ma al fatto che è un vino che si accompagna perfettamente a tutte le cucine del mondo - ha concluso il presidente Fulvio Brunetta - Esiste però il reale pericolo del falso made in Italy e il contrassegno è certamente uno strumento efficace per contrastare le sofisticazioni e le imitazioni. Il mio obiettivo finale è che il Prosecco non sia solo un vino di moda ma diventi uno stile di vita».

Tags Correlati: Fulvio Brunetta | Istituto poligrafico e Zecca dello Stato | Marchi e brevetti | Veneto |

 

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