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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2010 alle ore 15:40.
Papa Benedetto XVI difende il celibato dei preti e un sondaggio online del Wall Street Journal gli dà ragione. Alla domanda se il Vaticano debba abolire il celibato obbligatorio per i preti cattolici, più dell'80% di chi risponde sul sito wsj.com dice di no. Non si tratta di un sondaggio scientifico, ma c'è anche questo nel servizio che il quotidiano americano dedica, sia nell'edizione online che in quelle stampate, al messaggio del pontefice ai futuri sacerdoti.
In una lettera ai seminaristi di tutto il mondo, Benedetto XVI affronta «per la prima volta pubblicamente», sottolinea il Wsj, la questione se il celibato del clero sia parzialmente da biasimare per gli abusi sessuali commessi dai preti. Il pontefice ha difeso il celibato come pre-requisito perché i sacerdoti possano raggiungere «un'umanità autentica, pura e matura». In merito allo scandalo degli abusi sessuali, ha detto che i sacerdoti «hanno sfigurato il loro ministero con l'abuso sessuale di bambini e giovani».
«A causa di tutto ciò – afferma Benedetto XVI nella lettera - può sorgere la domanda in molti, forse anche in voi stessi, se sia bene farsi prete; se la via del celibato sia sensata come vita umana. L'abuso, però, che è da riprovare profondamente, non può screditare – continua il pontefice - la missione sacerdotale, la quale rimane grande e pura».
«È la prima volta che papa Benedetto ha parlato direttamente della politica di celibato della Chiesa nel contesto dello scandalo degli abusi sessuali», sottolinea l'articolo di Stacy Meichtry sul Wsj. Dopo le migliaia di accuse di abusi sessuali di bambini documentate nell'ultimo anno in Irlanda, in Belgio, in Germania, esponenti cattolici in Europa si sono domandati se la colpa sia in parte del celibato.
Il Wsj cita Sandro Magister, osservatore del Vaticano che scrive sull'Espresso: a sua memoria, Papa Benedetto non ha mai menzionato insieme celibato e abusi sessuali. Ora invece entra in un dibattito che era "off limits" per i papi che l'hanno preceduto. Con questa mossa, secondo Magister, il pontefice intende "rafforzare" la regola del celibato, non metterla in discussione.
Da quando sono scoppiati gli scandali sugli abusi sessuali negli Stati Uniti e in Europa, il papa ha rafforzato le regole del Vaticano per sanzionare i preti colpevoli di abusi, si è incontrato con le vittime, ha accettato le dimissioni di vescovi che hanno coperto gli abusi. Il Vaticano non ha mai messo in discussione la regola del celibato e ha sempre trattato gli abusi come una questione separata.