Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2010 alle ore 17:46.
Lo scudo processuale previsto dal lodo Alfano non varrà per i ministri. Non solo, passa anche la retroattività sullo stop ai processi. Le novità arrivano da due emendamenti del relatore, Carlo Vizzini (Pdl), che hanno avuto il via libera nella commissione Affari costituzionali del Senato. Il primo stabilisce che lo scudo processuale è limitato al presidente del Consiglio e al presidente della Repubblica. Il voto della commissione ha quindi escluso i ministri, anch'essi beneficiari, nella formulazione originaria del provvedimento, della sospensione dei procedimenti. Dopo l'incontro con il Guardasigilli Alfano, il presidente della Camera. Gianfranco Fini, ha illustrato in una nota i suoi paletti alla riforma della giustizia: non ci dovranno essere interventi «inaccettabili». Per esempio, nessuna ingerenza del potere esecutivo con quello giudiziario.
Per le due maggiori cariche dello Stato nel nuovo testo del Lodo Alfano costituzionale, dunque, arriva anche la retroattività. Grazie a un emendamento approvato con 15 voti a favore e 7 contrari «i processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l'assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare». A dire sì 13 senatori del Pdl e Lega più il senatore finiano Maurizio Saia e il senatore dell'Mpa.
«Per il presidente del consiglio e il presidente della Repubblica non si cancellano i processi - ha sottolineato il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri - ma vengono celebrati al termine del mandato. Abbiamo tenuto conto delle osservazioni della corte costituzionale e presto andremo in aula per l'approvazione del provvedimento».
Futuro e Libertà, ha fatto sapere il coordinatore del movimento finiano Adolfo Urso, darà il via libera al Lodo Alfano anche alla Camera. «La posizione di Fli l'ha espressa Saia in Senato - spiega Urso - e noi ci riconosciamo in quella linea. Alla Camera non ci saranno diverse valutazioni, non c'è alcuna conflittualità». Stessa linea d'onda per la presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno. «Non condivido affatto le polemiche sulla retroattività del lodo Alfano. Ed infatti, la finalità del cosiddetto lodo Alfano costituzionale é quella di salvaguardare la serenità nello svolgimento delle funzioni da parte delle alte cariche dello Stato che, ovviamente, potrebbe essere compromessa nel caso in cui non venissero sospesi processi per fatti antecedenti all'assunzione della carica».