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Questo articolo è stato pubblicato il 20 ottobre 2010 alle ore 16:24.
Le circostanze dell'omicidio di Sarah Scazzi non sono ancora chiare e sospetti e indiscrezioni continuano a rincorrersi. Fra le più recenti, quella per la quale Sarah sarebbe stata uccisa in casa degli zii e non nel loro garage. In serata la Procura di Taranto ha diffuso una nota con la quale si cerca di mettere un freno a queste voci: «Con riferimento a notizie riferite da alcuni organi di stampa - è scritto nella nota - riportanti presunte dichiarazioni concernenti le indagini in corso per l'omicidio di Sarah Scazzi, questo ufficio smentisce categoricamente la ipotetica riconducibilità delle stesse a questa Procura e, più in generale, agli organi inquirenti». «Le indagini in corso - conclude la nota - proseguono nella rigorosa osservanza della linea di doveroso riserbo adottata fin dall'inizio delle stesse».
Questo pomeriggio Cosima Serrano, madre di Sabrina Misseri, e la sorella di quest'ultima, Valentina, sono rientrate a casa dopo la visita alla casa circondariale di Taranto dove Sabrina è detenuta da venerdì scorso con le accuse di sequestro di persona e concorso in omicidio ai danni della cugina Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana.
Cosima e Valentina sono arrivate a bordo della stessa auto di famiglia sulla quale si erano allontanate questa mattina. Le due donne sono entrate in casa senza rispondere alle domande dei giornalisti che le attendevano. Subito dopo l'auto, una station wagon grigia, condotta dal fratello di Cosima, Giuseppe, e con a bordo l'altra sorella Emma è ripartita. La visita in carcere è durata poco più di un'ora. Cosima e Valentina pare abbiano potuto incontrare la loro congiunta su autorizzazione del magistrato.
L'amica. «Io e Sabrina siamo cresciute insieme, abitiamo una di fronte all'altra da quando avevo 6/7 anni. Frequentavo sia Sabrina che Sara, perchè dove c'era Sabrina c'era Sara. Sabrina non è mai stata gelosa di nessuno e nel modo più assoluto di sua cugina». Lo ha raccontato a Mattino Cinque, intervistata da Federica Panicucci, Liala, amica e vicina di casa di Sabrina Misseri e amica di Sarah Scazzi. «Mi dissocio dalla descrizione televisiva del carattere di Sabrina. Sabrina - ha detto Liala - è una ragazza semplice, aperta, pulita, lavoratrice, non eccentrica, molto timida, che si scoraggia molto facilmente e che non si sente all'altezza e per questo motivo la prendevamo in giro. Non sembra neanche lei per la tenacia con cui adesso si difende. Era legatissima alla famiglia, alla strada e alla casa in cui viveva, era molto legata alle origini e soprattutto era legata a suo padre che era la prima persona della sua vita. Sono attualmente incredula rispetto alle accuse mosse contro Sabrina e contro tutta la famiglia».