House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

«La politica non ce la fa, ruolo forte delle parti sociali»

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 ottobre 2010 alle ore 06:38.


ROMA
Un richiamo alla responsabilità di tutti e, in particolare, delle parti sociali. «Viviamo momenti difficili, di grande discontinuità. La politica da sola non ce la fa, e in una fase come questa è importante avere parti sociali attente, che possano esprimere un ruolo di sussidiarietà, ben svolto e intelligente. Può essere la risposta migliore». Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, parla al Festival internazionale del lavoro, organizzato dalla Cisl, un tu per tu a distanza (è in collegamento telefonico) con John Evans, leader dell'organizzazione mondiale dei sindacati presso l'Ocse. E sono in sintonia nel sostenere che il rapporto positivo tra sindacati e imprese ha consentito di fronteggiare meglio la crisi. Evans cita l'esempio della Germania, dove il calo del Pil e la disoccupazione sono stati assorbiti gestendo le situazioni di difficoltà aziendali.
La Marcegaglia ha citato i 12mila accordi che sono stati firmati in questi ultimi due anni a riprova di come in azienda il calo di produzione e fatturato sia stato affrontato con responsabilità ed unità.
È su questa strada che si vuole andare avanti: ne è la prova, ha detto la presidente di Confindustria, il tavolo sulla produttività tra le parti sociali di cui proprio lei si è fatta promotrice, lanciando un vero e proprio patto sociale. «Vogliamo discutere di ciò che possiamo fare noi, imprese e sindacati, per risolvere due problemi che ha il paese: una scarsa produttività e i bassi salari. Sono due argomenti che possono andare insieme».
Ma il tavolo ha anche l'obiettivo di individuare posizioni comuni sui grandi temi che potrebbero modernizzare il paese: «Vogliamo condividere alcune ricette da portare ai decisori politici. Stiamo ragionando su ricerca e innovazione, sui costi della politica, sugli ammortizzatori sociali. Ognuno di noi dovrà fare un passo indietro per mettere davanti il bene comune». Di fisco si comincerà a parlare già oggi, con il governo. Mentre il prossimo appuntamento del tavolo produttività è il 27 ottobre.
«È la risposta concreta e vera di come le parti sociali possono partecipare ai processi decisionali», ha aggiunto la Marcegaglia, riprendendo il tema della tavola rotonda, dedicata alla governance e ai processi di partecipazione degli attori sociali nelle decisioni. Va in questa direzione anche la riforma della contrattazione, firmata nel 2009 con Cisl e Uil. «La scommessa che stiamo facendo - ha spiegato - è dare maggiore spazio al secondo livello di contrattazione, per far incontrare salari e produttività».

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Business Europe | Cisl | Confindustria | Emma Marcegaglia | Imprese | Italia | John Evans | Ocse | Uil

 

Il dialogo con il sindacato in Italia, secondo la Marcegaglia, è molto costruttivo e forte, in particolare con la Cisl. «È una ricchezza, e lo dimostra la coesione sociale mantenuta durante la crisi. Ci sono paesi dove questo ruolo delle parti sociali è meno forte». Anche nella Ue il dialogo tra imprenditori e sindacati, secondo la presidente di Confindustria, ha una consolidata tradizione ed è parte del processo decisionale. Così come lo è a livello Ocse.
Secondo Evans si può andare oltre ed ha sollecitato la Marcegaglia a fare di più per il dialogo per esempio all'interno di Business Europe, l'organizzazione delle confindustrie europee. Il timore di Evans è che la governance mondiale torni ad essere concentrata solo sull'impresa.
Per la Marcegaglia, la direzione deve essere invece sempre quella del dialogo. Ha sottolineato però le difficoltà ad avere una governance efficace in organismi ormai allargati, come il G-20. Anche in questa sede, comunque, a suo parere sarebbe importante dialogare con il mondo sindacale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da