Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2010 alle ore 20:09.
Il Tribunale Nazionale Antidoping del Coni ha assolto Franco Pellizotti del team Liquigas dalle accuse di doping emerse in base ad anomalie riscontrate su campioni prelevati tra il Giro d'Italia del 2009 ed il Tour de France dello stesso anno. La corte ha respinto una richiesta di due anni di squalifica che l'Unione Ciclistica Internazionale aveva avanzato attraverso la Procura Antidoping del Coni sulla base di anomalie riscontrate nel confronto con i valori di riferimento presenti nel 'passaporto biologico'.
Pellizotti, vincitore della classifica riservata agli scalatori nel Tour del 2009, si è sempre detto innocente ed è stato assolto per il "mancato raggiungimento di una probabilità di colpevolezza sufficientemente elevata": in sostanza il corridore friulano ha evitato sanzioni per insufficienza di prove.
I legali di Pellizotti avevano protestato l'innocenza dell'atleta affermando che su 22 campioni erano emersi appena due valori irregolari, il primo nel novembre del 2008 ed il secondo il 2 luglio del 2009. L'assoluzione è stata decisa in base all'articolo 3.1 del codice Wada. All'udienza odierna non ha partecipato, in rappresentanza dell'accusa, il delegato Uci Marzio Zorzoli.
Il tribunale ha quantificato in 5.000 euro, di cui 3.600 destinati al perito d'ufficio, i costi del procedimento che l'Uci dovrà pagare. Pellizotti, costretto ad una lunga inattività in attesa del procedimento odierno, potrebbe decidere di chiedere il risarcimento dei danni all'Uci.