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L'Italbasket cala il suo tris d'assi in Nba. Il Gallo batte il Mago, bene Belinelli a New Orleans

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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2010 alle ore 11:28.

Un rondine non fa primavera, ma è pur vero che il buongiorno si vede dal mattino... Saggezza popolare per sfatare un luogo comune. Quello che pronostica lo Spaghetti Basket come portata marginale nel gran banchetto offerto dal ricco menù Nba. Le prime prove raccolte sul parquet sono invece di segno del tutto opposto. Pur relegati ai margini della zona playoff, Danilo Gallinari (terzo anno), Andrea Bargnani (ormai alla sua quinta stagione tra i pro) e Marco Belinelli ( quarta stagione) possono recitare un ruolo da protagonisti. Lo dicono numeri e risultati, lo conferma la grinta, la voglia e l'attitudine dell'"Italian trio"


Toronto Raptors – New York Knicks 93-98

Bargnani top scorer, ma la vittoria va a Gallinari. Italiani comunque protagonisti del primo derby stagionale. Il Mago è il top scorer con 22 punti (ma appena 8/21 dal campo), 6 rimbalzi e 2 stoppate, il gallo mette a referto 12 punti (¼ da 2, 2/5 da 3, 4/4 tl) e 6 rimbalzi. Ma quello che sorprende è il contorno che circonda i due azzurri. I Raptors affidano proprio a Bargnani il compito, prima della partita, di salutare i tifosi sugli spalti e presentare la squadra; e Danilo per i Knicks è, nel dopogara, una delle stelle che meritano i posti migliori per le interviste di commento, a fianco di Stoudamire e nella stessa posizione cui potresti trovare LeBron James o Kobe Bryant. Tutti segnali di indubbia centralità, del Mago e del Gallo, nei programmi tecnici delle rispettive franchigie.

Per i due italiani la gara d'esordio significa anche due piccoli record: Gallinari (con il russo Mozgov) è il primo giocatore internazionale dei Knicks a vestire la maglia da titolare nella gara d'apertura dai tempi di Dikembe Mutombo, centro titolare nel 2003. Andrea Bargnani, con i suoi 22 punti, diventa il primo Raptor della storia a risultare top scorer del prima gara stagionale in tre diversi campionati (il Mago ne fece 20 contro Philadelphia nel 2007 e 28 contro Cleveland – che sotto canestro aveva un certo Shaquille O'Neal..- nel 2009). Dietro a Bargnani ci sono Doug Christie, Vince Carter e Chris Bosh, fermi a due partite ciascuno.

New Orleans Hornets – Milwaukee Bucks 95-91

Ottimo esordio anche per Marco Belinelli, che nella prima gara ufficiale in maglia Hornets piazza 18 punti (5/10 da due, 1/5 da tre, 5/5 ai liberi, 6 rim, 2 ass, in 35'), nella sfida vinta contro i Bucks. Bravo , Il "Beli", prima a duellare (anche in difesa) con l'altro ex "bolognese" Carlos Delfino, poi a sfruttare al meglio la geniale regia di Chris Paul; poi ancora ad alternare conclusioni dalla distanza a penetrazioni, che gli permettono di capitalizzare dalla lunetta il grande lavoro offensivo; e ancora, a mettersi in proprio nei minuti che Paul passa a rifiatare in panchina

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Tags Correlati: Andrea Bargnani | Danilo Gallinari | Doug Christie | Hornets | Kobe Bryant | Lega | Marco Belinelli | Milwaukee Bucks | Nba | New Orleans | Shaquille O'Neal | Skipper Bologna | Sport | Stojakovic | Toronto Raptors | Vince Carter

 

Parlano i protagonisti - «Vittoria importantissima all'esordio in fuori casa. Siamo stati bravi a stare sempre in vantaggio, anche se abbiamo rischiato qualcosa nel finale», spiega Gallinari. «Quello che mi è piaciuto di più è stata l'attitudine difensiva. Eppoi quando hai Stoudamire vicino queste partite riesci a vincerle più spesso, e impari anche tanto...». Deluso invece Bargnani: «Mi piace essere la prima opzione offensiva della squadra e anche il ruolo di "franchise man" che ho ereditato da Bosh, ma purtroppo abbiamo avuto troppe pause e fatto troppi errori al tiro, io per primo, soprattutto nel secondo tempo. Mi è piaciuta la reazione che abbiamo avuto nel primo tempo, e anche l'impatto di Kleiza e Barbosa, i nuovi arrivati, che potranno darci molto». Felice Belinelli: «Meglio di così non poteva cominciare. Bella vittoria, ma dobbiamo ancora migliorare parecchio e lavorare duro. Lo faremo, anzi lo stiamo già facendo. Il duello con Delfino? Bello! Mi ricordo quando ci sfidavamo per avere un posto in Fortitudo, adesso è bello farlo da rivali sui campi dell'Nba. L'obiettivo? I playoff, aldilà di quello che dicono i critici. La regia di Chris Paul? Geniale: il problema adesso è che sono troppo libero quando tiro da 3: mica ero abituato!»

Considerazioni - Sempre per rimanere in tema di saggezza popolare, "chi ben comincia è a metà dell'opera", recita il vecchio adagio. E in tempi in cui nella Lega vanno di moda terzetti vecchi (vedi Pierce-Garnett – Allen a Boston ) e nuovi (Wade-James-Bosh a Miami), ben vengano le convincenti performances del terzetto azzurro, pur sparigliato in altrettanti team. Belinelli conferma le buone impressioni della pre-season e dimostra di saper "leggere" al meglio le occasioni creategli dalla regia di Paul (grazie anche ai consigli del "grande vecchio" deglo Hornets, Stojakovic); Bargnani veste bene i panni dell'uomo franchigia di una Toronto condannata pero' a un'annata di sofferenza. Entrambi mettono a frutto,anche, il duro lavoro fatto in estate sotto la guida di Pianigiani con la maglia della nazionale. Lavoro che è mancato (speriamo per l'ultima volta...) a Gallinari, che pure conferma il suo ruolo centrale nei Knicks di quest'anno (sempre che l'idea di uno scambio con Denver che porti Carmelo Anthony all'ombra della Grande mela sia definitivamente accantonata...).

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