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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2010 alle ore 14:23.
SHANGHAI - Lisbona, Aichi, Siviglia, Brisbane, Vancouver. Sulle facciate dei falansteri popolari affacciati sul vialone che conduce all'Expo campeggiano i nomi di alcune città che ospitarono l'Esposizione Universale. Quelle scritte sono un monito e un auspicio al tempo stesso: evitare clamorosi fallimenti e puntare a un successo senza precedenti. Pechino con le Olimpiadi s'impose la stessa parola d'ordine e vinse la sua scommessa lasciando il mondo intero a bocca aperta. Due anni dopo Shanghai con l'Expo 2010, che oggi dopo sei mesi chiuderà i battenti, è riuscita a bissare l'impresa. L'Esposizione Universale più maestosa, scenografica e costosa della storia, nonché la prima organizzata da un paese emergente, va in archivio con un successo pieno.
I numeri
Al fischio di chiusura, oltre 73 milioni di visitatori avranno varcato i cancelli dell'Expo. Tra questi, oltre 140 sono capi di stato. Se tutti coloro che hanno messo piede nel Parco espositivo avessero pagato il biglietto, l'introito complessivo per gli organizzatori sarebbe pari a 13 miliardi di yuan (circa 1,4 miliardi di euro). Ma il biglietto l'hanno pagato in pochi. A differenza dalle Olimpiadi di Pechino, che erano state concepite come un evento globale, l'Expo di Shanghai è stato pensato dalla leadership cinese come una manifestazione destinata prevalentemente al pubblico domestico. E così è stato: il 97% dei visitatori sono stati i cinesi, la maggior parte dei quali si è goduta la trasferta al "Parco di Minimondo" shanghainese (perché di questo, alla fin fine, si è trattato) a spese di qualcun altro: una municipalità, un ente pubblico, un'azienda.
Gli investimenti
I cinesi sono allergici ai numeri, e così quanto Shanghai abbia speso per allestire l'Expo 2010 è ufficialmente un mistero. Quindi, non resta che affidarsi alle stime. Secondo fonti di stampa locale, la realizzazione dell'Expo ha attivato circa 45 miliardi di dollari di investimenti infrastrutturali complessivi (Pechino, grosso modo, spese la stessa cifra per organizzare le Olimpiadi). Giusto per avere un termine di paragone con altre edizioni dell'Expo, e per comprendere la gigantesca portata dell'edizione shanghainese, si pensi che per allestire Aichi 2005 il Giappone spese solo 3 miliardi di dollari.