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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2010 alle ore 14:30.
Cento euro, per esserci. E attirare clienti. Da 500 fino a 2mila, se la serata prosegue. Il tariffario delle notti milanesi più calde – tra dentro e fuori i locali – lo ricostruisce un'altra inchiesta, che con l'affaire Ruby non ha niente a che fare, ma che si immerge nello stesso ambiente di ragazze immagine, lustrini e privé. Un'inchiesta andata avanti negli ultimi mesi e ormai giunta alle battute finali, con scenari in cui la voglia di farsi notare si mescola al favoreggiamento della prostituzione.
Ragazze giovani puntano alla ribalta. E nel frattempo a guadagnare un po'. Sono per lo più moldave, rumene, polacche, ma tante sono anche le italiane. Entrano in contatto con i pr, diventano un'attrattiva dei locali e in media – hanno raccontato le stesse protagoniste – ricevono cento euro. Solo per esserci. Il loro compito è farsi belle, ballare, sorridere al parterre di facoltosi ospiti, che così più volentieri pagheranno champagne e cocktail, anche più volte. Incrementando gli incassi della discoteca. E dall'altra parte, i frequentatori dei salottini esclusivi lanciano un amo, per un eventuale proseguimento della serata. Fuori dal locale. A quel punto, scelte e relativi guadagni sono nelle mani delle ragazze. Le stesse che hanno poi descritto ai pm meccanismi, frequentatori e prezzi. Prezzi che arrivano ai 2mila euro.
Ma ancor più che al guadagno immediato, le ragazze immagine puntano a quel network di "amici degli amici" che permetterà loro di essere avvistate, fare un salto di qualità nei locali, per poi magari andare a svolgere lo stesso ruolo in feste esclusive. Con l'ambizione di arrivare a di chi può spianare la strada per i circuiti della tv. Del passaggio di star e starlette dai cubi delle discoteche, alle feste sui ponti di yatch al largo della Sardegna hanno parlato anche dei fotografi nelle prime indagini su questi giri: Vallettopoli e poi foto e ricatti del pm Frank Di Maio. Quest'ultimo fascicolo invece sembra soffermarsi sullo stadio precedente, quello del vivaio più ampio di giovani e belle ragazze immagine, delle loro "mission" e paghe.
C'è un favoreggiamento della prostituzione in questo sistema? Questa è l'ipotesi formulata nell'ultima indagine, che attraversa la cosiddetta "Milano-bene", per dirla con le parole di un investigatore. A luglio, la Procura fece scattare il sequestro dell'Hollywood e The Club, due templi della movida milanese, dopo la scoperta di giri di droga, escort e presunte mazzette per ammorbidire i controlli. Un mese fa, i locali sono stati dissequestrati dopo la «rimozione delle zone d'ombra, come bagni e privé, deputati alla consumazione di cocaina», fu scritto nel provvedimento. Per queste contestazioni, gli indagati stanno mettendo a punto i patteggiamenti. Mentre resta ancora aperto il filone amministrativo. E tutt'ora aperta è anche l'inchiesta Vallettopoli bis, foto e presunti ricatti, ma si avvicina la chiusura. Se in principio dunque fu il pm J.H.Woodcock – con la sua Vallettopoli potentina (e relative polemiche, nonché smentite giudiziarie per più aspetti e imputati) approdata nel filone milanese alla condanna di primo grado per il fotografo delle star Fabrizio Corona – sempre più spesso il mondo dei locali trendy approda nelle inchieste.