Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2010 alle ore 21:10.
E' ancora Kim, la mamma più famosa del circuito, a brillare nell'ultimo appuntamento della stagione con il grande tennis. Dopo il secondo successo consecutivo agli Us Open, la Clijsters si porta a casa anche il terzo titolo in carriera dei Wta Championships. La seconda vita tennistica della belga, tornata alle gare poco più di un anno fa, appare perfino più luminosa della prima. Solare, sorridente, vincente. Questa è la nuova Kim, mamma della piccola Jada dai boccoloni d'oro.
Dall'altra parte della rete, a cercare di contenderle il prestigioso trofeo di fine anno, c'era oggi Caroline Wozniacki. E una finale tra la giovane numero uno e la rediviva Clijsters era, senza dubbio, il migliore epilogo possibile per una della peggiori edizioni del Masters. In un circuito che dimostra sempre più di essere Williams-dipendente, l'assenza di entrambe le Sisters pesava, infatti, come un macigno. Su otto giocatrici solo due potevano vantare qualche successo negli Slam: Francesca Schiavone e, appunto, la belga. Appena quattro titoli dei Majors sul piatto, per quello che dovrebbe essere il gran finale tra le stelle del tennis.
In condizioni di tale miseria, gli organizzatori potevano soltanto sperare in una finale tra la regina del ranking e la giocatrice con il palmarès più prestigioso. Le loro preghiere sono state esaudite e il match di oggi ha offerto al pubblico quasi due ore e mezza di battaglia.
Caroline Wozniacki, ennesima numero uno del mondo senza titoli importanti all'attivo, era chiamata a dimostrare di meritarsi il trono assegnatole dal computer ma i favori del pronostico andavano, certo, alla sua avversaria. La giovane bambola danese, comunque, non si è lasciata intimorire e ha lottato su ogni palla fin dall'inizio del match.
Dopo un primo set perso per 6/3, nonostante i molti giochi conclusi ai vantaggi, comunque Caroline si trovava sotto anche nella seconda frazione. Ma, sul 4/2 per la Clijsters, riusciva improvvisamente a trovare le forze per capovolgere l'andamento della partita e, riagguantata la rivale, poteva perfino chiudere il set per 7/5.
Tutto da rifare, dunque, per la fiamminga che, oltretutto, a questo punto pareva più stanca della giovane avversaria. La sua partenza nella frazione decisiva non era certo delle migliori, un po' ferma sulle gambe e troppo fallosa, Kim cedeva subito il servizio alla danese. Ma, lungi dall'essere pronta alla resa, la fiamminga risolveva rapidamente i suoi problemi e, messo a segno il contro break, si issava sul 5/2. Un vantaggio ampio, che la Wozniacki tentava inutilmente di colmare, arrivando a guadagnarsi anche due palle break sul 3/5. Sarebbero state le sue ultime occasioni di mettere in discussione il risultato dell'incontro. Sprecate queste, non poteva fare più nulla per fermare Kim pronta a chiudere, al secondo match-point, con il punteggio di 6/3, 5/7, 6/3.