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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2010 alle ore 08:24.
Christopher Caldwell, alla Camera i repubblicani hanno strappato almeno 60 seggi ai democratici e la maggioranza, ma non sono riusciti a conquistare il Senato.
La dimensione della vittoria repubblicana è davvero storica. Era dal 1938 che un così alto numero di seggi non passava da un partito all'altro. Ma i repubblicani si aspettavano di più. Nelle ultime 48 ore credevano di poter conquistare tra i 60 e i 90 seggi. Al Senato pensavano di guadagnarne tra 6 e 10, ma si sono fermati alla cifra più bassa. C'erano gare che avrebbero dovuto vincere. Non è andata male, ma gli exit poll dicono che il paese non ama i repubblicani. L'America vuole una maggioranza conservatrice al Congresso, non repubblicana. Il Grand Old Party ora può dimostrare di non essere solo una macchina elettorale. Se non ci riuscirà, nel 2012 perderà la maggioranza.
Qual è stato l'impatto dei Tea Party?
Il 40% degli elettori ha detto di sostenere i Tea Party. Una percentuale straordinaria. I repubblicani se ne sono avvantaggiati, guadagnando una base di militanti e una gran coerenza ideologica. I Tea party sono un movimento politico popolare e autentico, influenzato da personalità televisive come Glenn Beck, ma molto spontaneo. Non è guidato da esperti, e questo è stato un vantaggio. Ma l'assenza di professionisti della politica è anche una debolezza, perché alla fine ha commesso errori: la candidatura di Christine O'Donnell in Maryland e quella di Joe Miller in Alaska.
Che cosa farà Obama?
Da qui a due anni dovrà muoversi verso il centro, se vuole essere rieletto. Nell'estate del 2012 dovrà apparire come un presidente di centro o di centrosinistra. Ora è probabile che si sposti ancora più a sinistra, ma con l'obiettivo di negoziare con i repubblicani. Lo stesso faranno i repubblicani con le tasse e il deficit. In una trattativa si comincia da posizioni più estreme per cercare di ottenere il massimo. Obama troverà un modo per arrivare al compromesso. Più difficile immaginare come i repubblicani possano giungere a un compromesso.(Christian Rocca)