Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 03 novembre 2010 alle ore 06:35.
In questi ultimi 20 anni i repubblicani hanno capito una cosa di Harry Reid: sottovalutarlo è un errore. Con l'esito del voto in Nevada ancora incerto, l'attuale leader democratico del senato nutre ancora speranze di essere rieletto per la quinta volta consecutiva dopo avere combattuto all'ultimo sangue per conquistare uno per uno ogni voto nel suo stato natale. È ancora possibile, in altre parole, che Harry Reid riesca a battere la beniamina dei Tea party Sharron Angle.
All'apparenza non si direbbe mai che quest'uomo mite, monotono, con voce flebile e nemmeno un pizzico di verve sia un vero mastino della politica, sempre pronto ad azzannare la preda e mai mollare. Ma Reid, 71 anni, da bambino ha conosciuto la fame, ha vissuto in estrema povertà in un campo per minatori dove suo padre è morto suicida, è cresciuto in una catapecchia costruita con ferraglia, senza bagno e senz'acqua calda, con la madre lavandiaia in un bordello, e si è conquistato tutto quello che ha da solo, con gran fatica e immensi sacrifici: è chiaro che non si farà portar via così facilmente quello che ha ottenuto.
Questa volta Reid ha dovuto fare i conti con l'onda dei Tea party e soprattutto con l'opposizione alla riforma sanitaria di cui è diventato inevitabilmente portavoce in qualità di leader del senato. Reid ha regalato a Barack Obama la vittoria che voleva, usando le sue note doti diplomatiche per convincere i senatori recalcitranti a votare sì, ma in questo modo ha messo a repentaglio le sue sorti politico.
L'ascesa di Sharron Angle riflette in parte l'umore di uno stato, il Nevada, colpito in modo spropositato dalla crisi subprime, ma anche le posizioni politiche di una popolazione ancor più conservatrice della media. In Nevada persino Reid, il più importante esponente del Partito democratico in Senato, è antiabortista, è favorevole al porto d'armi, è favorevole alla pena di morte, è fermamente contrario al matrimonio gay, è un rigido moralizzatore ed è paladino dei valori familiari che stanno tanto a cuore alla destra repubblicana. Reid è stato superato a destra nel discorso politico, ma non ha perso la tenacia e la voglia di vincere: quella ce l'ha nel sangue.
© RIPRODUZIONE RISERVATA