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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2010 alle ore 06:37.
NEW YORK. Dal nostro inviato
Christopher Caldwell e Frank Foer sono due giovani e apprezzati opinionisti di Washington. Caldwell è editorialista del Financial Times di Londra e senior editor del settimanale neoconservatore Weekly Standard. Foer guida dal 2006 il quindicinale New Republic, da quasi un secolo la rivista politica più importante del mondo liberal americano.
Il Sole 24 Ore li aveva intervistati nella capitale statunitense poco prima delle elezioni di metà mandato che si sono svolte ieri per provare a captare gli umori del mondo repubblicano e democratico alla vigilia di un voto che si preannunciava come un referendum sui primi due anni dell'era Obama.
A risultati consolidati, il Sole li ha riascoltati per raccogliere le loro impressioni a caldo sulla vittoria elettorale repubblicana e sulla sconfitta politica di Barack Obama e del suo partito.
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I VINCITORI
John Boehner
Presidente repubblicano della Camera
Sessant'anni ben portati, fumatore accanito, un'agenda conservatrice e agguerrita che gli ha guadagnato le simpatie del Tea Party e una passione per il golf: John Boehner, il prossimo presidente della Camera Usa, è conosciuto a Washington come un abile e stagionato politico, da vent'anni deputato repubblicano, pronto ora a spingere un programma di tagli alla spesa e al Big Government. Con un obiettivo: abrogare la riforma sanitaria di Obama
Marco Rubio
Senatore dei Tea Party in Florida
Trentanove anni, avvocato figlio di esuli cubani fuggiti da l'Avana a Miami, Marco Rubio in Florida ha annientato gli avversari: due milioni e mezzo di voti per lui, contro il milione e mezzo dell'ex governatore indipendente Charlie Crist e il milione del democratico Kendrick Meek.
Candidatosi sulla spinta dei Tea Party e senza il sostegno dell'establishment repubblicano, l'ispanico Marco Rubio è giovane e ambizioso. Quattro figli, è stato eletto alla Camera a soli 29 anni
Mark Kirk
Senatore repubblicano dell'Illinois
Cinquantuno anni, Mark Kirk si è aggiudicato il seggio al Senato che era stato di Obama. Cinque mandati alla Camera alle spalle, ha sconfitto il democratico Alexi Giannoulias, cui non ha certo giovato il fallimento nei mesi scorsi della banca di famiglia, la Broadway Bank. Kirk ha sfruttato abilmente questa vicenda, accusando Giannoulias di essere un banchiere fallito e di aver finanziato organizzazioni criminali. Kirk vuole estendere i tagli fiscali di Bush