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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2010 alle ore 15:54.
L'indipendenza economica come in Francia, la parità politica come in Belgio, le norme contro la violenza coniugale come in Spagna: c'è un progetto per estendere in tutta Europa le migliori leggi per le donne esistenti nell'uno o nell'altro dei 27 Paesi Ue.
L'associazione francese "Choisir – La Cause des Femmes" propone di introdurre nella legislazione di tutti i paesi dell'Unione la "clausola dell'europea più favorita": se adottata, ogni Stato membro applicherà alle sue cittadine le leggi più avanzate per le donne esistenti nell'Ue in settori come la scelta della maternità, la vita professionale e familiare, la lotta contro la violenza e la parità politica.
In Italia se ne discute a Roma domani, lunedì 8 novembre, in una giornata di studio che inizia all'Università la Sapienza alle 9:30 e si conclude con una tavola rotonda alla Casa Internazionale delle Donne alle 18:00 (per il programma: www.casainternazionaledelledonne.org). Parteciperà Gisèle Halimi, presidente di Choisir, movimento che ha fondato nel 1971 insieme a Simone de Beauvoir e altre personalità del femminismo francese. L'idea della "clausola dell'europea più favorita" è nata nel 2006 per iniziativa di un gruppo di giuriste, avvocate, dirigenti, responsabili sindacali e docenti di Choisir. Hanno messo a confronto le legislazioni che riguardano la condizione femminile nei 27 Paesi Ue e hanno scelto una rosa di 14 leggi giudicate come le più favorevoli alle donne.
Nel campo del lavoro, per esempio, Choisir ha scelto come modello la Francia, per il codice del lavoro, il regime pensionistico, i diritti economici e sociali che offrono "garanzie collettive a tutte le donne". In politica, primeggia il Belgio, che oltre ad avere iscritto la parità nella Costituzione, ha "un dispositivo legislativo che impone una parità assoluta e delle quote in tutte le elezioni". Per la lotta contro le violenze coniugali, è stata scelta la Spagna, che prevede forti sanzioni contro gli autori di violenze e programmi di aiuto mirato.
La Danimarca compare per l'educazione sessuale fin dalle elementari. L'Olanda per l'accesso alla contraccezione "diretto, libero e gratuito". La Svezia per l'aborto e il congedo di paternità e maternità. La Lituania si distingue per come affronta i problemi della prostituzione (penalizzazione del cliente e l'impunità accordata alle prostitute) e le disposizione anti-mobbing. L'Italia è assente nella rosa di leggi scelta da Choisir.