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Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2010 alle ore 10:58.
Non piove praticamente più da qualche ora sul Veneto. In pianura è uscito anche il sole. Resta l'instabilità, e in alcune zone potrebbero manifestarsi ancora dei rovesci (invitiamo i lettori a raccontare le loro testimonianza nel box dei commenti, in fondo all'articolo, ndr). La regione in ogni caso sta vivendo una benefica pausa con meteo in miglioramento, dopo le nuove piogge che l'hanno interessata nelle ultime 24 ore.
Il miglioramento non durerà tuttavia a lungo. Già domani, segnalano dal centro Arpav di Teolo, torneranno sul Veneto piogge estese e rovesci, che potrebbero aggravare la situazione dei corsi d'acqua, in queste ore con i livelli tutti in discesa. La nuova perturbazione sarà fortunatamente breve, e da giovedì il Nordest sarà finalmente fuori dal maltempo.
E' ancora critica la situazione sfollati per il maltempo della scorsa settimana, soprattutto nelle province di Vicenza, Verona e Padova. Nella zona di Vicenza, riferisce la Croce rossa, le persone sfollate sono 850 (200 in città a Vicenza, 600 a Caldogno, 50 in altre località sparse) e di queste 150 sono ospitate nelle varie strutture di accoglienza, soprattutto a Isola Vicentina e Caldogno.
E' operativo il conto corrente di solidarietà per le popolazioni alluvionate istituito dalla Regione del Veneto presso il proprio tesoriere Unicredit. Chiunque lo desideri, può contribuire effettuando un versamento con le seguenti coordinate: intestazione "Regione Veneto - Emergenza Alluvione novembre 2010".
Lutto cittadino,oggi, a Caldogno (Vicenza) in occasione dei funerali di Giuseppe Spigolon, 75 anni, una delle due vittime dell'alluvione, trovato senza vita nel garage della sua abitazione invaso da due metri d'acqua.
Gli industriali: non pagheremo le tasse. «Questa volta non passa. Se il sostegno alle imprese e ai cittadini vicentini non ci sarà da parte dello Stato, noi non pagheremo le tasse». Le parole sono del vicepresidente degli industriali vicentini, Luciano Vescovi, intervistato domenica da Radio 24. Vescovi ha sottolineato la situazione riferendosi ai danni e alla solitudine del Veneto che da giorni combatte contro il fango dell'alluvione. «Una critica voglio farla anche a Zaia - continua Vescovi - che ancora non si è fatto vedere qui a Vicenza: il manifatturiero è in ginocchio, dobbiamo ricomprare le macchine e la produzione è ferma. Se lo Stato non ci aiuta, con un sostegno serio, verrà colpita una parte sana dell'economia italiana.