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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2010 alle ore 19:40.
Governo battuto in aula alla Camera per tre volte con i voti di Fli. Un'ulteriore doppia sconfitta per l'esecutivo - dopo il voto su un emendamento dei radicali - è arrivata infatti nel voto finale della Camera sulle mozioni volte alla revisione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra Italia e Libia.
A dispetto del parere contrario espresso a nome dell'esecutivo dal ministro Franco Frattini, grazie alla convergenza nel voto da parte di finiani ed opposizioni sono passate sia una mozione presentata autonomamente dall'Udc, sia quella inizialmente presentata dal Pdl e poi ritirata e fatta propria da Fli e Pd , a seguito dell'approvazione dell'emendamento del radicale del Pd Matteo Mecacci per impegnare il governo ad ottenere da Tripoli garanzie sul rispetto dei diritti previsti dalle convenzioni Onu sui respingimenti degli immigrati clandestini. La Camera ha invece respinto tutte le altre mozioni presentate dai singoli gruppi parlamentari, compresa la sola sulla quale il governo con Frattini aveva espresso parere favorevole.
«È un voto irresponsabile che rischia di incentivare l'immigrazione clandestina», era stato il commento del presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto subito dopo il primo voto contrario all'esecutivo. «Questo voto è avvenuto anche per la responsabilità determinante dei parlamentari del Fli». Secondo il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, «Fli conferma la vicinanza ai radicali». Per Sacconi «non è sulla Libia che ovviamente cade il Governo». E a chi gli chiedeva se ormai sia inevitabile la crisi, il ministro ha risposto: «non c'è niente di inevitabile tranne la morte».
Gli italiani, ha aggiunto Viviana Beccalossi, membro dell'ufficio di presidenza del gruppo Pdl alla Camera, «sapranno a chi addossare la responsabilità politica se i barconi della speranza dalla Libia torneranno a far rotta sulle coste italiane». Quanto avvenuto in aula con Fli che ha votato insieme all'opposizione su un emendamento relativo all'immigrazione clandestina dalla Libia «non è altro che la declinazione coerente delle dichiarazioni di Fabio Granata alla convention di Perugia. Lo stesso aveva affermato che Fli è contrario ai presidi-spia, ai medici-spia e favorevole al riconoscimento dei diritti fondamentali per gli extracomunitari anche se clandestini».