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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2010 alle ore 11:27.
L'aiuto dello Stato alle zone del Veneto alluvionate sarà «sostanzioso e immediato». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, giunto questa mattina a Monteforte D'Alpone (Verona), da dove ha iniziato il sopralluogo alle zone del Veneto colpite dal maltempo di questi giorni.
Insieme a Berlusconi ci sarà anche il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, e il presidente della giunta regionale veneta, Luca Zaia. La Lega, infatti, si sta facendo portavoce dei malumori dei cittadini e degli imprenditori che hanno più volte chiesto al governo di stanziare fondi per la ricostruzione. I due capigruppo parlamentari del Carroccio, il deputato Marco Reguzzoni e il senatore Federico Bricolo, hanno fatto sapere che si tratta di un'iniziativa nata dal desiderio di rispondere con azioni concrete a problemi reali piuttosto che alle polemiche politiche degli ultimi giorni.
«Ho visitato i luoghi e mi sono reso conto di persona dell'entità dei danni per coloro che sono stati colpiti dalla terribile ondata di maltempo, capisco meno il nervosismo di quelli che non sono stati colpiti, come sciacalli che si agitano intorno a coloro che sono stati colpiti» ha commentato a questo proposito il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, alle minacce di non pagare le tasse in Veneto a seguito della alluvione dei giorni scorsi.
Sacconi, che ha parlato a margine di una conferenza allo Iulm, ha spiegato che «il governo è stato presente fin dalle prime ore» e che «la dichiarazione di stato di emergenza e la prima messa a disposizione di 20 milioni di euro è quello che si fa sempre in questi casi».
«Siamo assolutamente nel percorso - ha affermato il ministro - un percorso rapido che deve condurre a riconoscere il risarcimento di tutti i danni ricevuti». Secondo Sacconi infine «non c'è nessuna ragione, almeno fino a questo momento, per temere che lo Stato non sia solerte o capace di ristorare tutto il danno ricevuto anche se nessuno potrà cancellare evidentemente il segno di quella violenza della natura».
Intanto il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, in una lettera al Corriere della Sera, assicura che l'Ue è già pronta a intervenire con i propri fondi in favore della regione ma, sottolinea, prima occorre fare una valutazione dei danni. «Da Bruxelles possono arrivare in Veneto alcune decine di milioni di euro, il 2,5% del danno totale, a condizione che si facciano le cose per bene». E poi aggiunge «L'Europa si è impegnata da subito per aiutare la popolazione colpita dalla catastrofe e vogliamo che l'erogazione dei fondi sia decisa in tempi rapidi. Per questo la documentazione da presentare a Bruxelles deve essere preparata con scrupolo e quantificare con precisione la reale portata di un evento così drammatico». Il vicepresidente afferma che il prossimo venerdì sarà nei luoghi colpiti dall'alluvione «un'occasione per impostare il lavoro di raccolta dei dati che ci servono per valutare l'entità dei dannì