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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2010 alle ore 08:09.
Se ci sono ancora dei dubbi su quanti saremo nel 2050, due punti sono certi: il 90% della futura forza lavoro, sarà concentrata nei paesi emergenti o in quelli caratterizzati oggi da una grande fragilità politica ed economica. La scarsa natalità europea produrrà un paese di anziani dove, secondo Jack Goldstone, il problema principale sarà di creare un sistema sostenibile - pensioni, sanità, trasporti - per gli over 65. Il modello di crescita basato sul consumo dei paesi ricchi sarà un ricordo mentre flussi di capitale e idee interesseranno sempre di più i paesi emergenti. Per quanti riguarda l'Italia, Enrico Giovannini ha spiegato che gli over 65 saranno il 30% della popolazione (oggi sono il 20%) e gli over 80 il 15% (oggi il 6%).
Francesco Billari, demografo alla Bocconi di Milano, ha segnalato un'inversione di trend nei paesi a sviluppo avanzato destinata a consolidarsi nel 2050: la natalità sarà maggiore nelle città ricche. Addio all'equazione più povertà uguale più natalità: i figli si faranno dove si sta bene. E la felicità diventerà sempre di più una condizione indispensabile per la procreazione.