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Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2010 alle ore 06:39.
La bozza di piano per la famiglia, libro dei sogni discusso per tre giorni alla conferenza di Milano, ora ha molte note a margine, che un osservatorio ad hoc trasformerà in proposta politica.
«Un piano da portare poi in consiglio dei ministri di questo o successivi governi - ha commentato ieri pragmaticamente il sottosegretario alla famiglia, Carlo Giovanardi, a chiusura dei lavori della conferenza -. La macchina l'abbiamo costruita, ora bisogna mettere la benzina.
Servono 15 miliardi per trasformare in realtà la proposta fiscale su cui abbiamo trovato la convergenza: la misura "fattore famiglia", con una no tax area alla tedesca per le spese di sussistenza dei membri del nucleo. Ma non arriveremo a nulla se i fondi richiesti saranno aggiuntivi rispetto all'enorme somma già erogata per lo stato sociale».
Dunque, tagli e riorganizzazione globale dei vari capitoli di spesa sociale in cambio di una riforma fiscale amica delle famiglie. Questo è lo scambio ipotizzabile, nella trattativa con il mondo cattolico rappresentato dal Forum delle associazioni familiari. E chi pagherebbe la parte eccedente? I single, ha detto ieri alla conferenza il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, scatenando un vespaio di polemiche tra associazioni laiche e opposizione. I nuclei senza figli, ha proposto Giovanardi: «Ma non chiamatela tassa, per carità». Gli evasori fiscali che saranno presto pizzicati, ha detto il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, in una recente conferenza stampa convocata su pressione del mondo cattolico.
«Intanto, però, fuori c'è la tormenta politica e la legislatura si avvia al termine», ha ricordato con amarezza il ministro dell'attuazione del programma di governo Gianfranco Rotondi alla conferenza. Quindi, il piano rischia di diventare una letterina natalizia a Gesù bambino, da parte dei duemila delegati della conferenza e degli eminenti cattedratici dell'Osservatorio sulla famiglia. Però, al momento, il tavolo di discussione per il cantiere della riforma fiscale va avanti e la notizia è che Tremonti ha appena invitato ai lavori proprio il presidente del Forum delle associazioni familiari, Francesco Belletti (gratificato ieri da un'ovazione alla conferenza), autore della proposta fattore famiglia che prende il posto dell'abortito quoziente. Quindi la misura sarà esaminata in quella sede, se non si andrà prima alle elezioni.