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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2010 alle ore 16:09.
Cesare Prandelli ridisegna l'Italia con i nuovi innesti per l'amichevole di domani a Klagenfurt contro la Romania. Mario Balotelli avrà la maglia numero 10 di Cassano e il ct ha annunciato la formazione che scenderà in campo con tante novità. «Ho messo subito dentro i nuovi per capire se le scelte fatte sulla qualità e sull'entusiamo sono giuste», ha detto il ct.
Qualità e fantasia. Sono le caratteristiche che il ct azzurro Cesare Prandelli chiede alla squadra in vista dell'amichevole di domani contro la Romania. Prandelli ha ufficializzato la formazione azzurra (Viviano tra i pali, in difesa Santon, Ranocchia, Bonucci e Balzaretti, a centrocampo Mauri, Ledesma e Aquilani, quindi Diamanti nel ruolo di trequartista e in attacco la coppia Balotelli-Rossi) ed ha chiesto alla squadra di dare alcune risposte. «Domani mi attendo di vedere qualità a fantasia, mi aspetto molto dalla squadra sotto il profilo della costruzione della manovra, ma dovremo fare la massima attenzione e mantenere le giuste distanze tra i reparti. Preferisco tuttavia prendere 4-5 contropiedi che vedere una squadra timida in attacco», ha detto Prandelli. «La Romania è un avversario temibile, anche senza Mutu, gioca un calcio organizzato, attua un pressing notevole. Ha a disposizione giocatori con molta esperienza nei campionati europei e quindi non dobbiamo sottovalutare nessuno».
Per Mario un altro esame. Introverso, quasi timido e anche un po' spaventato. Mario Balotelli affronta senza eccessive ansie il suo vero primo esame in nazionale, domani contro la Romania, ma fuori dal campo rimane «un ragazzo con le sue fragilità», come ricorda Cesare Prandelli. Così almeno è apparso alla presentazione di 'Buu', il romanzo di Luigi Garlando nella cui trama l'attaccante italo-ghanese ha un ruolo. «Mai capitato di essere tra i protagonisti di un libro, è sicuramente bello: però prima lasciatemelo leggere...», ha detto Balotelli nell'aula magna di Coverciano, alla vigilia di Italia-Romania.
«Non è la storia di Balotelli, ma una storia di diversità nel quale Mario aiuta a capire come ci si può integrare», ha spiegato Garlando, autore del libro e giornalista della Gazzetta dello Sport. Così, in una delle pagine del libro Balotelli impara da Jack, il bambino protagonista che cammina a testa in giù per una rara malformazione che gli insegna a vivere all'incontrario, una rovesciata speciale. E la sfrutta per fare gol nel derby. «Sì, ma quale derby?...», ha scherzato Balotelli prima di salutare tutti. E forse anche con quale maglia, vista la sua presenza domenica sera al Meazza per tifare il milanista Ibrahimovic. In attesa della risposta, Balotelli di sicuro cerca un gol in azzurro.