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Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2010 alle ore 16:35.

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Il ministro Maroni lunedì a 'Vieni via con me'. Il grazie di MasiIl ministro Maroni lunedì a 'Vieni via con me'. Il grazie di Masi

Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, è stato accontentato. La risposta del direttore di Raitre, Paolo Ruffini, che ha accolto la sua richiesta di intervenire alla prossima puntata di 'Vieni via con me' è stata considerata positivamente. Il ministro, quindi, lunedì 22 novembre 2010, sarà in studio per partecipare alla trasmissione. «Mi hanno invitato e ho accettato l'invito. Mi sembra la soluzione più ragionevole e sono soddisfatto di questa disponibilità», ha commentato il titolare del Viminale arrivando agli studi Rai di Milano per la registrazione del programma di Paragone in onda questa sera. Alla domanda se per lunedì sera ha già pronto l'elenco, Maroni ha replicato: «Mi preparerò».

Ruffini ha precisato che la presenza in studio del ministro degli Interni leghista dopo le polemiche sul monologo di Roberto Saviano della scorsa puntata, sarebbe arrivata «se non intende fare una precisazione, ma leggere un elenco o una sua lista in veste di ministro degli Interni, attenendosi al linguaggio del programma».

Insomma, Maroni si atterrà al format della trasmissione e «sarà il benvenuto». E «mi auguro che tutto questo serva a chiudere equivoci e polemiche che non fanno bene a nessuno». Ruffini ha anche smentito rotture con il Viminale e, nel rendere pubblica la proposta fatta al ministero, ha sottolineato come sia lo staff di Maroni che il Dg Mauro Masi siano e fossero a conoscenza dei suoi contenuti.

«Ho letto - ha affermato ancora il direttore di Raitre - di una presunta clamorosa rottura tra me e il ministro Maroni sul tema della sua replica a Vieni via con me. Le cose, come sa il direttore generale che è stato costantemente tenuto informato, non stanno così. Ho sentito ieri sera, su incarico del direttore generale, la portavoce del ministro Maroni. Ho chiesto quale fosse esattamente la richiesta del ministro«.

«Così come le ho confermato - se la richiesta era quella di una precisazione o di una rettifica o di una replica - la proposta fatta già martedì dalla Rete, che era quella di ospitare una sua dichiarazione in trasmissione. Ho ribadito che 'Vieni via con me' non è un talk show politico e che a mio avviso le parole di Saviano non sono state in alcun modo offensive né per la persona del ministro né per il movimento politico al quale il ministro appartiene».

«Saviano - ha proseguito Ruffini - ha posto un altro tema drammatico: quello del tentativo delle mafie di infiltrare il tessuto economico sociale e politico del Nord come di tutte le altre comunità. Credo davvero che Saviano non abbia diffamato nessuno. Semmai ha chiesto a chi lo ascoltava di aprire gli occhi.Così come credo che il ministro degli Interni sia il ministro di tutti. E che sulla lotta alla criminalità organizzata non ci si possa o debba dividere».

Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha ringraziato il ministro dell'Interno per aver accettato la proposta di intervenire lunedì a 'Vieni via con me' e sottolineato il «lavoro concreto» svolto dal direttore di Raitre per trovare un soluzione dopo le polemiche per l'intervento di Roberto Saviano. «Ringrazio il ministro Maroni - ha detto Masi in una nota - per la sensibilità dimostrata e sono lieto che abbia accettato di partecipare al programma 'Vieni via con me'. Colgo l`occasione per segnalare il lavoro concreto svolto in questa occasione dal direttore di Rai Tre Paolo Ruffini, che ha sempre tenuto informata questa direzione generale».

Intanto stamane si è registrato l'intervento sul tema criminalità organizzata del presidente della Camera. La mafia «non è un problema solo del Nord o del Sud. Il problema - ha detto Gianfranco Fini, a un incontro sulla legalità con gli studenti delle scuole di Novara -.non è la mafia, la 'ndrangheta, la Calabria o la Sicilia e francamente non capisco come ci si possa indignare se qualcuno dice guardate che la mafia sta anche al Nord. C'è, evidentemente c'e anche lì, ma c'è anche in Germania. Non è la polemica contro un partito o contro una parte del territorio nazionale» la mafia «è ovunque ci sia la possibilità di avere un ulteriore illecito vantaggio».

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