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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2010 alle ore 15:38.
LISBONA - Se il 2011 sarà per tutti i Paesi della missione Isaf che operano in Afghanistan l'anno dell'inizio della transizione fino al 2014 per l'Italia sarà in controtendenza un anno di maggiore impegno militare. E' quanto hanno comunicato al Consiglio Nato il premier italiano Silvio Berlusconi e i ministri degli Esteri Franco Frattini e della Difesa Ignazio La Russa. Il nostro contingente passerà, infatti, da 3969 unità a fine 2010 a 4198 unità nel 2011 con un aumento di 229 militari (+5,5%). La gran parte dell'aumento è da ascriversi all'invio di 200 nuovi addestratori che nel 2011 passeranno a 590 unità (317 di questi sono carabinieri).
Nei due anni della presidenza americana di Barack Obama la nostra componente in Afghanistan è così aumentata dell'80% (il segmento addestramento è aumentato del 179%). Un contributo importante anche dal punto di vista finanziario perché il nostro Paese ha incrementato nel solo 2010 a 3,8 milioni di Euro la partecipazione al Fondo fiduciario della Nato per l'addestramento del nuovo esercito afghano. Anche in considerazione di questo impegno italiano il nostro Paese è riuscito a strappare ai vertici dell'Alleanza la proroga di un altro anno fino al 2012 nei mandati del vicesegretario generale della Nato Claudio Bisogniero e del presidente del Comitato militare della Nato ammiraglio Giampaolo Di Paola.
Non solo di Afghanistan e nuovo concetto strategico della Nato hanno parlato questa mattina, a margine del vertice, il ministro degli Esteri Frattini e il segretario di Stato americano Hillary Clinton. L'incontro è servito anche per fare il punto sul processo di pace in Medio Oriente e sulle prospettive di una ripresa dei negoziati alla vigilia di una missione che Frattini effettuerà in Israele e nei Territori lunedì prossimo. Mentre Frattini e la Clinton erano a colloquio è sopraggiunto inaspettatamente il presidente americano Barack Obama che ha salutato affettuosamente il responsabile della Farnesina con una pacca sulle spalle. "How are you my friend?" ha detto Obama a Frattini ringraziandolo subito dopo per l'impegno italiano con duecento nuovi addestratori in Afghanistan.