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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2010 alle ore 19:04.
Facce meno lunghe di una settimana fa all'uscita dell'Artemio Franchi di Firenze. Il risultato non è cambiato, la nazionale italiana di rugby ha lasciato il campo con un'altra sconfitta sulle spalle (per 14 a 32), però l'umore degli uomini di Nick Mallett appare meno funereo. Sarà stato perché questa volta di fronte c'era l'Australia, la terza nazionale al mondo, praticamente una missione impossibile, però si parla di soddisfazione.
Parola che sette giorni fa a Verona, al termine del match contro l'Argentina, sarebbe potuta suonare sacrilega. "Siamo un po' più soddisfatti della settimana scorsa", è l'esordio del capitano Sergio Parisse in conferenza stampa, subito a dimostrare un diverso atteggiamento.
"Abbiamo fatto un buon lavoro in difesa e siamo soddisfatti di questa partita e delle scelte che ha fatto Nick", ha continuato il numero 8 azzurro, non risparmiando complimenti all'esordiente Edoardo Gori, per tutti Ugo, che ha vestito per la prima volta la maglia della nazionale italiana nel difficile ruolo di mediano di mischia. "Gori ha fatto una buonissima partita", ha sostenuto Parisse, mostrando di apprezzare la scelta del ct sudafricano di far esordire il ventenne di Prato. "Gori è un giocatore molto maturo, sono contento di lui", ha continuato Mallett sempre parlando del giovane mediano, che non scendeva in campo da sette mesi. E lui, il protagonista di tanti commenti positivi, come ha vissuto questa giornata? "È stato molto bello ed emozionante", ha dichiarato Edoardo "Ugo" Gori, lasciando lo stadio.
"I momenti più belli sono stati quando siamo entrati in campo e l'inno. Il Franchi è stato il nostro sedicesimo uomo", ha continuato l'azzurro, per il quale "la più grande soddisfazione è stata che sono riuscito a rimanere calmo, ho iniziato con le cose semplici, anche perché se si sbaglia subito all'inizio a volte è difficile poi recuperare". Ma non ce ne è stato bisogno. La prestazione è piaciuta sia in panchina che sugli spalti, dai quali non è mancato l'appoggio di papà Gori che con il suo "Allora si va?" ha cercato più volte di dare la carica al figlio e agli azzurri. Il messaggio, sentito chiaro e forte dai giocatori, è stato in parte anche recepito. "Giochiamo più di prima e abbiamo creato problemi alla loro difesa", ha sostenuto Mirco Bergamasco, "soddisfatto per il gioco anche se non siamo contenti per il risultato". Insomma, è stata "un'altra occasione persa ma non come quella di sabato scorso". E tra sette giorni a Modena arrivano le Fiji, l'ultimo appello per questa stagione autunnale di test match.