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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2010 alle ore 12:55.
Le città del Valdarno non sono in cima alla lista delle visite da non perdere in Toscana, ma "dovrebbero" esserlo. Il Wall Street Journal le consiglia a ogni turista che voglia capire meglio la storia e la cultura toscane, fuori dai sentieri battuti, ad appena mezz'ora da Firenze. In un ampio servizio intitolato "Il nuovo Rinascimento della Toscana", il quotidiano statunitense assicura "un'esperienza più calma e personalizzata" alla scoperta dei segreti delle cosiddette Terre Nuove, che "servirono da baluardo contro il feudalesimo e come esperimento di urbanistica". L'articolo di Joel Weickgenant suggerisce almeno tre tappe, a San Giovanni, Castelfranco di Sopra e Montevarchi.
L'occasione è offerta dalla prossima apertura, a San Giovanni, del Museo delle Terre Nuove, grazie al quale le autorità locali e provinciali "sperano di aumentare il turismo nella regione". Dopo vari rinvii, contano che il nuovo museo apra i battenti prima della fine dell'anno. Nel tardo Medio Evo, il Valdarno sosteneva il potere di Firenze nella regione e, a distanza di 700 anni, "i toscani del Valdarno sono più fiorentini della gente di Firenze", dice al Wsj Paolo Pirillo, professore dell'Università di Bologna, uno degli studiosi del team che ha sviluppato il museo di San Giovanni dedicato alle Terre Nuove.
Agli abitanti del Valdarno viene attribuito uno "spirito da cowboy", un po' avventuriero, per la loro "fiera volontà di ampliare la tradizione con l'innovazione". Hanno sempre innovato, anzi, "alcune città – si legge - furono fondate per fare da laboratorio d'arte e architettura, urbanistica e progettazione sociale: quello che succedeva qui spesso più tardi appariva a Firenze".
Secondo vari esperti, nella costruzione delle nuove città, Arnolfo di Cambio trovò delle soluzioni che furono poi usate nell'ampliamento delle mura di Firenze, spiega al Wsj Fausto Forte, direttore dei servizi culturali del Comune di San Giovanni. Queste città divennero in una sorta di "tirocinio".
La città di San Giovanni fu fondata da Firenze nel 1299 e la pianta cittadina riflette la ricerca da parte di Arnolfo di Cambio del modello urbano ideale. Qui si formò Masaccio, pittore prodigio precursore del Rinascimento. Il Wsj conduce idealmente il lettore a Casa Masaccio, che ospita mostre di arte contemporanea, al Museo della Basilica, il cui pezzo forte è un dipinto dell'Annunciazione di Fra' Angelico, e alla fine suggerisce una sosta all'Osteria Garibaldi.