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I consigli dei lettori per la lista di Maroni: dai valori per chi è al governo ai latitanti catturati

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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2010 alle ore 14:55.

L'elenco (nella versione inventata da Vieni via con me) sta diventando una nuova forma di partecipazione politica? Sembrerebbe di sì: perché l'elenco è una sorta di manifesto 2.0 per chi fa la politica di mestiere (dopo Bersani e Fini, nella puntata di stasera c'è grande attesa per l'elenco del ministro dell'Interno Roberto Maroni) e insieme un canale per i cittadini che così fanno sentire la propria voce, come fanno coloro che che in queste ore stanno inviando al Sole24ore.com i loro elenchi come personali, coincise e chiare proposte politiche.

Molti sono suggerimenti al ministro Maroni, da parte di chi si aspetta, anche se non lo condivide, un elenco dei latitanti catturati negli anni del suo ministero, a chi vorrebbe sentire un elenco dei valori della Lega. Altri, invece, elencano tutti i perché non si sentono leghisti, e altri ancora vorrebbero che Maroni facesse i nomi degli esponenti delle forze dell'ordine che hanno perso la vita in servizio negli ultimi anni.

Oltre alla questione Maroni, che ha animato tutta la settimana trascorsa fra la seconda e la terza puntata di Vieni via con me, i lettori del Sole24ore.com usano la piattaforma dei commenti per proporre vari elenchi per migliorare l'Italia: così, c'è chi presenta quello «per rendere l'Italia digitale», quello dei «libri da leggere per saperne di più sulla 'ndrangheta», quello delle qualità morali che dovrebbero caratterizzare chi sta al governo. Scorrendo le decine di interventi, ci si imbatte poi negli amari elenchi dei giovani che se ne sono andati o che stanno per farlo, ma anche in quelli pieni di entusiasmo di chi è tornato, magari perché si riempie d'orgoglio quando vede il tricolore sventolare. Da tutte le parole (prevalgono «legalità», «onestà», «istituzioni», «merito») e da tutti gli elenchi traspare la voglia intensa di un paese migliore, più onesto e fiducioso nel futuro. Desiderio di chi è convinto che «l'Italia è migliore di chi la governa», non importa se di destra o di sinistra.

Intanto, negli studi di Via Mecenate a Milano, si preparano gli ultimi dettagli per la terza puntata di Vieni via con me, dopo che la seconda ha stabilito il record storico d'ascolti per Rai Tre, battendo il primato già raggiunto con la puntata d'esordio e vincendo la serata con 9.031.000 spettatori e il 30,21% di share.

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Tags Correlati: Andrea Camilleri | Beppino Englaro | Carlo Fruttero | Corrado Guzzanti | Direzione Generale | Italia | Lega | Mina Welby | PDL | Piergiorgio Welby | Rai Tre | Roberto Saviano

 

La presenza più attesa della serata sarà appunto quella del ministro dell'Interno Roberto Maroni, che leggerà il suo elenco della durata standard di tre minuti, probabilmente in risposta alle affermazioni sulla 'ndrangheta al Nord fatte da Roberto Saviano lunedì scorso. «Mi sono dovuto arrendere alla presenza di Maroni in trasmissione, la direzione generale ha deciso così e la maggioranza è stata d'accordo - ha commentato Loris Mazzetti, capostruttura di Raitre, che in un primo momento si era opposto all'intervento del ministro - ma sarà accolto come tutti i nostri ospiti e, se ci sarà, occasione, lo incontrerò. Mi sembra giusto riceverlo come si deve». Al momento - ha aggiunto Mazzetti - non è prevista una contro-replica di Saviano, «dopo la lista la trasmissione andrà avanti, ma dipenderà da quello che dirà il ministro».

Roberto Saviano, invece, stavolta parlerà dei rifiuti a Napoli, mentre sul palco la vis comica sarà quella di Corrado Guzzanti, che rompe così una lunga assenza dalla tv, sospiratissima dai suoi fan, per presentare il suo monologo: ma per evitare che fuoriescano anticipazioni, l'attore lo sta provando nel suo camerino e non in studio. In programma sono anche gli interventi di due big della cultura italiana come Andrea Camilleri e Carlo Fruttero, che leggeranno i loro due elenchi inediti.

Non si sa ancora se sarà accolta la richiesta dei 102 parlamentari di Pdl e Lega per far intervenire chi rifiuta ogni forma di eutanasia. L'appello "Fateli parlare" è stato rivolto al cda Rai perché nei programmi del servizio pubblico, e in particolare in quello condotto da Fazio e da Saviano, sia garantita la possibilità di esprimere questa opinione. Possibilità che sia anche una risposta al secondo monologo di Roberto Saviano su Piergiorgio Welby e agli interventi di Mina Welby e Beppino Englaro, che nella seconda puntata hanno ricordato rispettivamente il marito e la figlia e la loro scelta di porre fine ale loro vite attaccate a una macchina.

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