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Questo articolo è stato pubblicato il 25 novembre 2010 alle ore 17:35.
Il presidente emerito della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre rischia di finire sotto processo a Roma con l'accusa di aggiotaggio per aver diffuso, nel 2007, informazioni false e fuorvianti nella fase di privatizzazione dell'Alitalia. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio di Baldassarre, già presidente anche della Rai, nella sua veste di rappresentante di una cordata (spuntata nell'agosto 2007 e di fatto fallita nel dicembre dello stesso anno) che aveva presentato una proposta di acquisto della compagnia di bandiera evidenziando la disponibilità di fondo di 500 milioni di euro. L'offerta della cordata Baldassarre condizionò, in particolare, le trattative per la cessione di Alitalia ad Air France e determinò, per gli inquirenti, una turbativa del mercato.
Gli inquirenti contestano al giurista di aver presentato in data 6 dicembre 2007 - è detto nel capo di imputazione - nell'ambito «della procedura finalizzata all'acquisizione della quota delle azioni Spa Alitalia detenute dal ministero dell'Economia un'offerta in competizione con le società Air France ed Airone, producendo a garanzia della serieta» della stessa offerta due documenti falsi: in particolare, un'evidenza fondì con logo Ubs, apparentemente emesso da Ubs a favore della società Loraerive, in data 23 ottobre 2007, contenente la indicazione della esistenza presso la suddetta banca svizzera di un fondo di 500 milioni di euro».
Non solo, la procura attribuisce all'imputato la presentazione di un secondo documento falso e cioè una «lettera datata 8 novembre 2007 indirizzata al professor Baldassarre e sottoscritta da tale Jurg Haller nella quale Ubs indicava come proprio cliente una società denominata Loraerive sl (facente parte della "cordata Baldassarre") attestando l'esistenza di fondi a disposizione della suddetta e la disponibilità della Banca a fornire appoggio tecnico finanziario all'operazione di acquisizione delle azioni Alitalia».
Per gli inquirenti di piazzale Clodio si tratta di «documenti della cui falsità Baldassarre era al corrente per esserne stato informato da responsabili della banca Ubs nel mese di novembre 2007».
L'udienza preliminare a carico di Baldassarre deve essere ancora fissata così come il gip dovrà pronunciarsi sulla richiesta di archiviazione avanzata per l'ex presidente degli industriali Lazio, Giancarlo Elia Valori, finito nell'indagine all'indomani dell'avviso di fine inchiesta notificato all'ex presidente della Consulta. Valori, che nell'operazione avrebbe assunto il ruolo di advisor partecipando al progetto in qualità di presidente della finanziaria Sviluppo Mediterraneo, è stato ritenuto estraneo alle condotte illecite contestate allo stesso Baldassarre. Per i magistrati della procura, non sono emersi elementi che provassero una sua partecipazione o una sua istigazione nella diffusione di notizie agli organi di stampa circa l'offerta della cordata Baldassarre per l'acquisto delle azioni Alitalia.