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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2010 alle ore 06:37.
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I documenti definitivi del piano Sud (in esclusiva)
di Carmine Fotina
Opere e interventi in tempi certi oppure scatterà la nomina di un commissario straordinario. È uno degli elementi centrali del piano Sud appena approvato dal consiglio dei ministri. Ieri il governo ha presentato le linee guida alle parti sociali e agli enti locali, si è discusso del documento programmatico sugli otto punti per il rilancio del Mezzogiorno e si è delineato il percorso per metterlo in atto: due decreti in attuazione del federalismo fiscale, una delibera Cipe sui fondi, un decreto legislativo sugli incentivi.
In particolare, sul tavolo dei ministri oggi sono arrivati il decreto interministeriale sulla perequazione infrastrutturale (articolo 22 della legge 42/2009 sul federalismo) e il decreto legislativo sulle «risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali». La bozza di quest'ultimo decreto trasforma il vecchio Fas in "Fondo per lo sviluppo e la coesione", che insieme ai fondi strutturali europei e ai relativi cofinanziamenti nazionali dovrà alimentare i prossimi piani pluriennali (dopo il 2013). Il fondo è finalizzato a finanziare «progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale».
Si fa riferimento a «obiettivi e risultati quantificabili e misurabili», anche per il profilo temporale. Nasce il «contratto istituzionale» tra le amministrazioni competenti, cui possono partecipare anche i concessionari di servizi pubblici. Il contratto prevede «il definanziamento anche parziale degli interventi ovvero la attribuzione delle relative risorse ad altro livello di governo». Nella bozza si legge che, «in caso di inerzia o inadempimento delle amministrazioni pubbliche» (ad esempio mancato rispetto delle scadenze) il governo esercita il potere sostitutivo ai sensi dell'articolo 120 della Costituzione «anche attraverso la nomina di un commissario straordinario».