House Ad
House Ad
 

Notizie USA

L'Italia nei file di WikiLeaks

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 novembre 2010 alle ore 06:38.

NEW YORK. L'imminente pubblicazione di una nuova infornata di carte riservate americane sul sito WikiLeaks ha fatto scattare lo stato di allerta nelle capitali di tutto il mondo. Si teme la madre di tutte le fughe di notizie. Pura dinamite diplomatica, l'ha definita un osservatore. Il Dipartimento di stato ha attivato tutte le sue ambasciate perché informassero i governi locali del rischio che i documenti di cui il sito di Julian Assange è entrato in possesso rivelino informazioni altamente sensibili o imbarazzanti.

Due milioni e 800mila messaggi diplomatici americani stanno per essere messi in rete, e alcune delle maggiori testate giornalistiche internazionali sarebbero mobilitate nella loro analisi con l'accordo di coordinare il momento di pubblicazione assieme a WikiLeaks. Si parla del New York Times, The Guardian, Der Spiegel e probabilmente anche Le Monde ed El Pais. In pratica, le probabilità di uscirne indenni sono minime.

Il mondo diplomatico si sta preparando come può. L'unico a minimizzare è stato il ministro degli Esteri russo Sergheij Lavrov. «Mi stupisce che il lavoro fatto da piccoli ladruncoli su internet susciti tanto interesse», ha dichiarato ieri. Ma potrebbero rivelarsi le classiche ultime parole famose, poiché uno dei leader internazionali che si dice sia bersaglio dei giudizi o delle rivelazioni più devastanti sarà proprio Vladimir Putin. Gli altri due nomi che circolano sono quelli del presidente afghano Hamid Karzai e del pachistano Asif Ali Zardari.

Per quel che riguarda l'Italia, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha fatto sapere di aver comunicato con il Dipartimento di stato. «Mi ha anticipato che ci saranno documenti di scenario che riguarderanno anche l'Italia, ma i contenuti non sono anticipabili» ha detto il ministro, che ha parlato di «migliaia e migliaia di documenti classificati». Frattini ha comunque escluso che la loro pubblicazione possa in alcun modo mettere a repentaglio le relazioni bilaterali.

In Gran Bretagna, l'ambasciatore americano Louis Susman si è recato a Downing Street per quella che una fonte ha definito «pianificazione d'emergenza». Il portavoce del primo ministro David Cameron, Steve Field, ha spiegato che l'ambasciatore ha informato il premier «del probabile contenuto delle carte che sarenno messe in rete», rifiutandosi però di descrivere quel contenuto.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Al Qaeda | Curdo Parti Krekar-i Kurdistan | David Cameron | Downing Street | Hamid Karzai | Iraq | Italia | James Jeffrey | Julian Assange | Louis Susman | Politica | Recep Tayyip Erdogan | Roma (squadra) | Stati Uniti d'America | Steve Field | Vladimir Putin

 

Sul sito Twitter di WikiLeaks è uscita la notizia che il governo britannico avrebbe fatto recapitare ai direttori di varie pubblicazioni un Defence advisory notice, e cioè una notifica con cui si chiede di non pubblicare informazioni riguardanti questioni di sicurezza nazionale.

«Le iniziative di WikiLeaks stanno creando ostacoli assolutamente orrendi alle mie attività diplomatiche, che si basano sull'assoluta confidenzialità degli scambi con le controparti» ha dichiarato ieri James Jeffrey, ambasciatore americano a Baghdad, che forse più di altri colleghi teme la rivelazione di informazioni segrete.

Altrettanto preoccupata è l'ambasciata Usa di Ankara. Da indiscrezioni rese pubbliche dal giornale arabo londinese Al-Hayat e dal quotidiano israeliano Jerusalem Post emerge che alcuni dei messaggi diplomatici - i cosiddetti cable - di cui WikiLeaks sarebbe entrata in possesso farebbero riferimento al sostegno fornito da forze militari Usa in Iraq ai ribelli turchi del Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan da tempo inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche stilata dal Dipartimento di stato e che invece nei documenti in questione sarebbe presentato come una forza di «guerrieri per la libertà». Altri cable conterrebbero invece accuse al governo di Recep Tayyip Erdogan di aver lasciato libertà di azione a membri di al-Qaeda nelle aree di confine con l'Iraq.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da