Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2010 alle ore 18:12.

My24
In Svizzera vincono i sì al referendum per espellere gli stranieri condannati per reati graviIn Svizzera vincono i sì al referendum per espellere gli stranieri condannati per reati gravi

LUGANO. Sì all'espulsione automatica di stranieri condannati per reati gravi, no ad imposte più alte per i redditi ed i patrimoni elevati. È questo l'esito del voto dei cittadini elvetici nel referendum di questo fine settimana. L'iniziativa della Udc, partito della destra populista, per un giro di vite sugli stranieri autori di reati gravi o che abusano delle prestazioni sociali, è stata approvata, con una maggioranza del 53 per cento.

Il controprogetto del governo elvetico, che prevedeva sullo stesso tema una procedura meno dura ed invece una maggiore attenzione all'integrazione, è stato respinto. Dopo il divieto alla costruzione di nuovi minareti, c'è dunque un nuovo giro di vite sul capitolo stranieri nella Confederazione, un passo che secondo chi si è opposto al progetto Udc, cioè in pratica sia il centro che la sinistra, rischia di essere in contrasto con la tradizione delle norme elvetiche e con accordi internazionali siglati dalla Svizzera.

È stata inoltre respinta l'iniziativa del Partito socialista per "imposte eque", che richiedeva un'aliquota minima nazionale per redditi e patrimoni elevati e quindi, di fatto, una maggiore tassazione per quest'ultimi. L'iniziativa tendeva nel contempo a ridurre la concorrenza fiscale tra cantoni, che la maggioranza del Parlamento elvetico continua invece a ritenere un caposaldo del sistema paese, in grado di contribuire ad una contenuta tassazione complessiva. L'iniziativa socialista ha registrato il 58% di no, secondo le proiezioni. In questo caso, come anche in quello dei reati degli stranieri, i sondaggi della vigilia sono stati confermati dall'esito del voto.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi