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Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2010 alle ore 18:43.
Gli allievi della scuola media di Liguster, nel quartiere zurighese di Oerlikon, martedi pomeriggio non credevano ai loro occhi. Quello che era lì con loro era proprio David Beckham, il famoso calciatore britannico. Beckham è intervenuto alla lezione di ginnastica ed ha persino disputato con loro una partitella di 30 minuti, giocando e scherzando. Il calciatore era a Zurigo come componente della blasonata pattuglia che sostiene la candidatura dell'Inghilterra a sede dei campionati mondiali di calcio nel 2018. Una pattuglia che comprende anche il premier David Cameron ed il principe William.
La Fifa (Federazione internazionale di calcio) annuncerà domani, giovedi, la scelta delle sedi di due edizioni dei mondiali, quella del 2018 e quella del 2022. Per quella del 2018, che avrà una sede europea, sono in corsa, oltre all'Inghilterra, la Russia, il binomio Spagna-Portogallo, l'altro binomio Olanda-Belgio. Per quella del 2022 sono invece in corsa Qatar, Australia, Stati Uniti, Giappone. A differenza del Regno Unito, la Russia ha deciso di non mettere in campo a Zurigo la sua formazione tipo. Il premier Vladimir Putin ha infatti affermato che non sarà nella città elvetica, «per evitare di fare pressione sulla Fifa», secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa russe. «Faccio appello ai miei colleghi stranieri – ha aggiunto Putin – affinché facciano lo stesso».
Al di là di queste schermaglie diplomatiche, è chiaro che tutti i Paesi candidati danno grande importanza alla scelta, per gli effetti che probabilmente avrà sia sul piano sportivo, sia su quello economico. Il fatto è che la decisione cade in un momento non facile per la Fifa. Dopo l'esclusione il 18 novembre scorso di due suoi membri, Raynald Temarii (Tahiti) e Amos Amadu (Nigeria), per sospetti di corruzione, un servizio dei giorni scorsi della tv britannica Bbc ha messo nel mirino altre tre funzionari e cioè Ricardo Teixeira (Brasile), Issa Hayatou (Africa), Nicola Leoz (Sud America). Il sospetto è che i tre abbiano incassato indebitamente 100 milioni di dollari nel 2001.
Il presidente del Cio (Comitato olimpico internazionale), Rogge, ha ordinato un'inchiesta su Hayatou, che è appunto anche membro del Cio. Lo svizzero Sepp Blatter, inossidabile presidente della Fifa, ha pero' affermato che tutto a suo tempo era già stato esaminato e chiarito e che quindi la due giorni zurighese per la scelta delle sedi dei mondiali non poteva e non doveva fermarsi. La partita prosegue.