Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2010 alle ore 10:02.
Sistema degli ammortizzatori sociali sotto pressione per effetto della crisi. Con effetti su tutta la protezione sociale. Si amplia, quindi, il sistema di soggetti fragili che hanno necessità di copertura. La crisi ha intesificato il ricorso alla cassa integrazione e si sono amlpliate le figure contrattuali e lavorative coperte. Ben il 91% dei disoccupati monoreddito in Italia sono da considerarsi a rischio povertà, contro il 32% in Belgio, il 55% in Spagna e il 75% del Regno Unito. Il 44% degli italiani ritiene che negli ultimi 5 anni la situazione sia peggiorata. Non vengono giudicate poi positivamente gli interventi messi in campo: il 59% dichiara che non stanno avendo particolare impatto, il 21% ritiene che stanno addirittura peggiorando le cose. Solo il 10% parla di impatto positivo.
Oltre alla rete di tutela statale, sempre più decisivo è apparso il ruolo del volontariato, capace di garantire una flessibilità della tutela in grado di rispondere ai bisogni. Lo attesta il rapporto Censis 2010 sulla situazione sociale del Paese. Oltre il 26% degli italiani dichiara di svolgere attività di volontariato. Una scelta più radicata nei giovani, che cala dai 45 anni in poi.
Il welfare del paese appare sempre più in difficoltà e nelle situazioni legate a gravi disabilità o alla non autosufdicienza è sempre più esplicita, spiega il rapporto, la delega alla famiglia. Quasi in automatico, ormai, le famiglie fanno ricorso alla badante, affidandosi al passaparola informale più che a una ricerca basata sulla conoscenza delle reali competenze professionali.
Il boom dell'informazione sanitaria registra da una parte effetti positivi nel diffondersi di comportamenti preventivi e di stili di vita corretti, ma registra anche effetti perversi. Per esempio il 73% degli italiani ritiene che le persone autistiche siano quasi sempre geniali n4ella matematica, nella musica o nell'arte. Tramite alcune spettacolarizzazioni mediatiche a volte si sedimentano nella popolazione pseudo-nozioni. L'ictus, terza causa di morte in Italia, risulta una patologia quasi sconosciuta.
Risultano in aumento i consumi farmaceutici in termini di dosi e confezioni, a fronte di un aumento contenuto della spesa territoriale globale. È la spesa privata a far registrare un aumento continuo, Le politiche di contenimento, dunque, spiega il rapporto hanno efficacia solo sulla spesa a carico del Ssn, ma sono i cittadini a pagare di più, sia per l'aumento dei ticket, sia per l'aumento dei prezzi dei farmaci non rimborsabili.