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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2010 alle ore 09:12.
È stato soprannominato "King of the street", il re di Wall Street. Jamie Dimon, 54 anni e figlio d'arte (padre e nonno stockbrokers), la sua reputazione se l'è costruita in 30 lunghi anni di carriera iniziata in American Express nel 1982 dopo aver conseguito un Master alla Harvard Business School. Nel 1991 è già presidente di Primerica, fusa nel 1993 con Travelers Insurance che a sua volta, nel 1997, ingloba Salomon Brothers. Nel 1998, dal merger di Travelers e Citicorp nasce il più grande gruppo finanziario del mondo, e Dimon quello stesso anno è nominato presidente di Citigroup: ma l'incarico è breve.
Nel 2000 riprende a salire come chairman e ceo di Bank One, che viene venduta alla Jp Morgan nel 2004. L'anno dopo, Dimon diventa ceo di JP Morgan: nel 2006 il suo gruppo vende oltre 12 miliardi di dollari di mutui subprime e nel 2008 mette a segno, con una decisione presa in poche ore, il takeover di Bear Stearns. Il crollo dei subprime e dei mercati non mette in ginocchio il gruppo JP Morgan Chase che viene considerato tra i vincitori della crisi. Ha già restituito i 25 miliardi di dollari che, pare a torto collo, ha dovuto prendere dal governo Usa.