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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2010 alle ore 10:38.
Arriva l'euro, anzi l'eurò, quello francese. Arriva per dare l'assalto alla sterlina, in una galoppata da Parigi a Londra che si risucchia la Manica e dissolve le barriere della sovranità nazionale. Il liberismo inglese non consente protezioni e la valuta di Sua Maestà rischia di cadere sotto i colpi della moneta unica. Un curioso contrappasso affigge i destini del pound. Quello di carta, che da un secolo e mezzo esce dalle rotative della società De La Rue, primatista mondiale nella stampa di valuta, inglesissima nonostante l'etimologia. Sul produttore del simbolo dell'indipendenza britannica incombe la parigina Oberthur Technologies, terza al mondo nel battere moneta e orgogliosa creatrice dell'euro di Francia. Oberthur ha messo sul tavolo circa 900 milioni di euro per comperarsi tutta De La Rue. L'offerta per ora è stata liquidata con sdegno, non per orgoglio nazionale ma perché ritenuta troppo bassa.