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Transmed tra i siti sensibili Usa

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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2010 alle ore 06:38.

Un elenco fitto e asettico di aziende sparse in Europa ed Asia sono il contenuto del nuovo documento diffuso da WikiLeaks, il sito che dopo i resoconti dei diplomatici americani ha reso pubblici tra domenica e lunedì i nomi di sedi e infrastrutture monitorate dagli Stati Uniti perché considerati possibili obiettivi di attacchi terroristici. Tra queste due in Italia: il gasdotto Transmed che porta il gas dall'Algeria e la Glaxo Smith Kline di Parma.
Ieri sera il dipartimento di stato americano ha definito «irresponsabile» la decisione di diffondere la lista: «Quelle informazioni sono considerate segrete per buoni motivi - scrive il portavoce PJ Crowley in una dichiarazione via email -: riguardano infrastrutture cruciali per la nostra economia e per quella di altri paesi». Il fondatore di Wikileaks Julian Assange - continua Crowley - «ha pubblicato una lista di obiettivi sensibili che potrebbero interessare gruppi come al-Qaeda». Nelle stesse ore a Londra l'avvocato di Assange spiegava che il suo cliente, cui le poste svizzere hanno congelato il conto corrente per «false indicazioni sul domicilio» dell'intestatario, sta trattando per incontrare Scotland Yard, e WikiLeaks diffondeva altri documenti segreti rilanciati dal Guardian. Dalle ultime rivelazioni è emerso che Washington e alcuni alleati occidentali, tra i quali Inghilterra, Germania e Polonia, hanno approntato un piano militare, le cui esercitazioni sarebbero partite nel Baltico il prossimo anno, per difendere la Polonia stessa, l'Estonia, la Lituania e la Lettonia da eventuali «minacce russe».
Quanto ai siti sott'occhio in Italia, sul controllo della Glaxo di Parma dove si produce un farmaco per curare i morsi di serpente e del gasdotto Transmed, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha dichiarato: il governo italiano non era a conoscenza di questa attività. Il paese più monitorato dagli americani sarebbe però la Germania dove sono considerati da tutelare gli stabilmenti Siemens di Erlangen, la Basf di Ludwigshafen, l'impianto militare della Junghans Finewerktechinik. In Gran Bretagna compaiono la sede della Bae System che costruisce caccia F-35 e diversi cablaggi sottomarini; in Francia multinazionali come la Sanofi-Aventis di Lione che produce vaccini contro la rabbia e la Alstom, gruppo industriale chiave per trasporti ed energia; in Canada l'impianto idroelettrico Hydro Quebec e l'impianto nucleare di Chalk River; in Messico passaggi di frontiera e dighe, in Africa le miniere di manganese, bauxite e cobalto.

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Tags Correlati: Africa | Al Qaeda | Alstom | Basf | Bbc | Jim Lewis | Julian Assange | Mostafa Jafari | Parma | PJ Crowley | Rajendra Pachauri | Robert Gates | Sanofi-Aventis | Scotland Yard | Siemens | Società dell'informazione | Stati Uniti d'America | Umberto Eco

 

L'elenco ha avuto eco più sui media italiani che stranieri dove i documenti sottratti e rivelati dal sito del trentanovenne australiano continuano a tenere banco ma con altre notizie: l'inglese Guardian è interessato al fatto che gli Stati Uniti hanno fatto pressione su Rajendra Pachauri, direttore dell'Ipcc, l'ente scientifico intergovernativo che studia i cambiamenti climatici, per bloccare l'elezione nel gruppo dirigente dello scienziato iraniano Mostafa Jafari. Il New York Times richiama il pensiero di Umberto Eco sulla vicenda scritto per il quotidiano francese Liberation e mette in rilievo come il caos scatenato da Assange si risolverà in «buon gossip e nessun danno» come sintentizza un articolo con le dichiarazioni di Jim Lewis, esperto di sicurezza del Center for strategic and international studies secondo cui la massa di dati dimostra solo due cose: la professionalità del personale diplomatico americano e la migliore capacità dell'amministrazione Obama rispetto alle precedenti di proteggere le informazioni davvero top secret. Si ricorda anche la dichiarazione del ministro della Difesa Robert Gates secondo cui la mole di documenti confidenziali ora pubblici è enorme, ma alla fine ha prodotto sulla politica estera americana conseguenze «davvero modeste». Nel frattempo i media inglesi si azzuffavano - il Guardian non parla della lista segreta e accusa il Times che pubblica il documento con i siti sensibili di voler aiutare i terroristi, cosa che peraltro hanno fatto anche Bbc, Skynews e Daily Telegraph - e WikiLeaks costretto a riaprire il sito con un dominio svizzero sostiene adesso di essere censurato da Twitter, il sito di microblogging americano usato dalla squadra di Assange per comunicare sul web: pare che vengano censurati i tweet che lo riguardano.
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