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Questo articolo è stato pubblicato il 11 dicembre 2010 alle ore 10:43.
«Estrema gravità »: sono queste le parole usate in una nota della Sala Stampa vaticana, a seguito della diffusione di una serie di files di Wikileaks che riguardano la Santa Sede.
«Senza entrare nella valutazione dell'estrema gravità della pubblicazione di una grande quantità di documenti riservati e confidenziali e delle sue possibili conseguenze - si legge nella nota della sala stampa della Santa Sede - osserva che una parte dei documenti resi pubblici recentemente da Wikileaks riguarda rapporti inviati al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America dall`Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede».
«Naturalmente - sottolinea la Santa Sede - tali rapporti riflettono le percezioni e le opinioni di coloro che li hanno redatti, e non possono essere considerati espressione della stessa Santa Sede né citazioni precise delle parole dei suoi Officiali. La loro attendibilità va quindi valutata con riserva e con molta prudenza, tenendo conto di tale circostanza».
In mattinata è arrivata anche una nota dell'ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede, Miguel H. Diaz: «Condanniamo nel modo più forte possibile la divulgazione di ciò che è classificato come informazioni del Dipartimento di Stato. Non commenteremo il contenuto o l'autenticità di tali informazioni».
«In ogni parte del mondo, come presso la Santa Sede, stiamo lavorando con i nostri partner per perseguire obiettivi importanti - prosegue la nota - Sono fiducioso che la partnership che il Presidente Obama, il segretario di Stato Hillary Rodham Clinton, e diplomatici americani devoti alla causa hanno lavorato duramente per costruire resisteranno a questa sfida». «Il presidente Obama e la sua Amministrazione - afferma Diaz, nominato da Obama a maggio del 2009 - hanno portato avanti una decisa politica estera che si concentra sulla promozione degli interessi nazionali americani nel guidare il mondo nel risolvere le più complesse sfide del nostro tempo: dal risanamento dell'economia mondiale, al contrasto al terrorismo internazionale, al fermare la diffusione del armi catastrofiche, alla difesa dei diritti umani nel mondo, così come all'affrontare i cambiamenti climatici e alla salvaguardia del nostro ambiente. Questi sono valori universali». In questo senso, sottolinea l'ambasciatore Usa presso il Palazzo apostolico, «l'Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede è impegnata con il Vaticano in iniziative per tradurre il dialogo interreligioso in azioni di molte di queste aree, per amore del bene comune».