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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2010 alle ore 08:12.
ROMA - Non un commento diretto, e nessun accenno esplicito agli ultimissimi sviluppi della situazione politica, in previsione del doppio voto di fiducia al governo previsto per martedì. Solo una battuta, che lascia trasparire anche la preoccupazione per l'esito dell'appuntamento decisivo per le sorti del governo e della legislatura. Giorgio Napolitano è a Vienna per una breve visita privata. Incontra il presidente austriaco Heinz Fischer per parlare soprattutto di Europa e della fase di perdurante turbolenza finanziaria in cui si dibatte il vecchio continente. «Certo – commenta Fischer – in Italia non ci si annoia mai con la vita pubblica. Il momento politico e istituzionale è interessante da voi». Un assist all'insegna del fair play che Napolitano coglie al volo: «Questo non è un momento noioso, di certo è anche un momento difficile. Definiamolo insieme interessante».
Nulla di più. La sensazione è che questo breve stacco dalle vicende politiche di casa nostra sia salutare per il presidente della Repubblica. La querelle su quella che è stata definita la «compravendita dei voti» da parte del Pdl per portare a casa una sia pur esigua fiducia, è solo l'ultima in ordine di tempo. Napolitano non commenta, anche se agevole ipotizzare quale possa essere il suo punto di vista sull'argomento. La difficoltà del momento è anche questa: far sì che le istituzioni repubblicane non subiscano ulteriori vulnus, per effetto della durissima contrapposizione in atto all'interno della ex maggioranza.
L'amicizia personale con Fischer e lo stato dei rapporti bilaterali tra i due paesi sono eccellenti. La riflessione sullo stato di salute del vecchio continente e sulla stabilità dell'area dell'euro è a tutto campo. All'iniziale colloquio tra i due presidenti si unisce anche la presidente finlandese Tarja Halonen, giunta in ritardo a causa del maltempo. Riflessioni che i tre presidenti rinnovano nel pomeriggio, nel corso di un incontro con alcuni studenti austriaci. Poi in serata, la visita al quartiere dei musei e il concerto in programma al Musikverein.
«Sono contento di cogliere la finestra di una giornata per guardare con il presidente Fischer alle questioni europee», osserva Napolitano. Non è nelle sue intenzioni parlare della crisi politica italiana, tanto che con una battuta liquida così i giornalisti: «Forse sarete contenti anche voi, poiché non è prevista alcuna conferenza stampa». L'accenno di Fischer gli consente di fare una piccola eccezione: «In effetti - ribadisce - tutti i rappresentanti a Roma dei paesi amici osservano come in Italia non ci si annoi mai con la politica e il Parlamento.