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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2010 alle ore 13:41.
MAURO(LNP). Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, signori rappresentanti del Governo, onorevoli colleghi, vorrei ribadire che a noi della Lega Nord interessa una sola cosa: proseguire la politica del fare realizzando le riforme, fedeli al mandato ricevuto dagli elettori. (Applausi dai Gruppi LNP e PdL). Nel 2008 siamo stati eletti con una maggioranza schiacciante: la coalizione di Governo ha ottenuto il 47 per cento circa dei consensi, stabilendo un divario con la coalizione di centrosinistra di circa 10 punti. (Brusìo). La Lega Nord ha ottenuto oltre l'8 per cento, un risultato importante che si è ancora di più consolidato durante la tornata elettorale delle elezioni regionali del 2010...
Il brusìo di fondo in quest'Aula c'è sempre, sia che si presieda, sia che si intervenga.
PRESIDENTE. Senatrice Mauro, la prego di interrompere per un momento il suo intervento in modo da consentire ai colleghi di defluire dall'Aula e a lei di intervenire in un'Aula attenta.
MAURO (LNP). Nel 2010 siamo arrivati ad essere il primo partito in molte aree del Nord. Ha vinto un movimento che ha saputo ascoltare la propria gente e dare risposte a quelle esigenze richieste con forza dal territorio. La nostra gente quindi ha creduto in noi, ci ha affidato le sue richieste nella speranza che noi le trasformassimo in realtà. Bisogna fare le riforme; noi le abbiamo inserite nel nostro programma elettorale ed è ormai un obbligo morale realizzarle, prima fra tutte la madre delle riforme: il federalismo. (Applausi dai Gruppi LNP e PdL).
Purtroppo, negli ultimi tempi, il percorso riformatore è stato ostacolato da un clima ostile. Si sta assistendo ad un continuo stillicidio di gossip e false dichiarazioni. C'è tanta ipocrisia, tanti scagliano le pietre e nascondono la mano; magari proprio coloro che hanno scheletri negli armadi si permettono di giudicare gli altri, che considerano come avversari. Dicono che l'Esecutivo non sa lavorare ma, in realtà, hanno un solo obiettivo, quello di bloccare le riforme. Al sistema Paese non servono le parole, servono i fatti e credo che nei fatti il Governo abbia dimostrato la sua volontà. Nelle Aule del Parlamento e sui giornali si rincorrono quotidianamente dichiarazioni che descrivono una realtà inesistente. Si parla di un Governo instabile, nullafacente o a dir poco dannoso; ma la gente ha opinioni di tutt'altro avviso e lo ha espresso attraverso il voto, riconfermandoci la fiducia, anche alle recenti regionali. Gli elettori capiscono che finalmente si stanno affrontando i problemi concreti, capiscono perfettamente chi li prende in giro e chi lavora per far sì che il Paese non precipiti. Con il voto hanno premiato la nostra coalizione, sbugiardando chi a parole dice di stare dalla parte del popolo e, nella realtà dei fatti, sta chiuso dentro i palazzi restando indifferente e sordo alle richieste concrete dei cittadini.