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Documento / L'intervento finale di Silvio Berlusconi (presidente del Consiglio)

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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2010 alle ore 15:26.

Signor Presidente, ringrazio tutti i senatori della Lega e del Popolo della Libertà per i loro interventi lucidi, caldi ed appassionati. Grazie di cuore. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP).

Ringrazio anche i senatori del FLI per il modo garbato con cui hanno rivolto le loro critiche e per la costruttività che ho colto in molte loro espressioni. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP). Anch'io, come il senatore Quagliariello, vi rivolgo l'appello, che mi viene dal cuore, di riflettere veramente, con tutta la serietà e la profondità possibile, su quanto vi accingete a fare. Come ho cercato di illustrare nel discorso che ho svolto questa mattina, rompere l'unità dei moderati è un qualcosa che va contro la storia del nostro Paese (Applausi dai Gruppi PdL e LNP). Pertanto, non vorrei che ciascuno voi, un domani, si debba ritrovare addosso una tale responsabilità.

Ho ascoltato con assoluta attenzione anche gli interventi svolti dai senatori della sinistra. Ringrazio diversi di loro per i toni di grande eleganza con cui li hanno posti in essere.

Permettetemi tuttavia, per amore di verità, di fare alcune precisazioni. Dico solo alcune precisazioni, considerata l'ora e gli impegni che aspettano me e i Ministri nell'Aula della Camera. Vorrei fare soltanto alcune considerazioni, soprattutto nei confronti dell'intervento del senatore Zanda. Credo davvero che la storia chiarirà che quelle cose sono state fatte dal Presidente del Consiglio italiano (Applausi dai Gruppi PdL e LNP), grazie alla sua capacità di suscitare amicizia, rispetto e stima nei suoi interlocutori; per non essere solo un politico, tantomeno di professione, ma anche per la sua storia personale che l'ha fatto diventare un taikun. Tale fatto, agli occhi soprattutto degli anglosassoni, incute ammirazione e rispetto. Per tutto questo sono intervenuto in maniera assolutamente positiva in quelle vicende e in molte altre che lei, senatore, ha ricordato.

Vedremo se la storia darà ragione a me. Sono sicuro che darà ragione a me e non a lei, senatore.

Per quanto riguarda le osservazioni emerse dalle dichiarazioni dei funzionari di questa o di quell'ambasciata, che molto spesso recuperano queste osservazioni leggendo certi giornali, certamente non quelli amici nostri, vi prego di riandare alle dichiarazioni di Barack Obama, Hillary Clinton e, prima di loro, a quelle di Bill Clinton, George Bush e di tanti altri protagonisti della politica internazionale.

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Tags Correlati: Abruzzo | Barack Obama | Bill Clinton | Campania | Corte dei Conti | Enel | Eni | Enrico Fermi | Finmeccanica | Hillary Clinton | Imprese | LNP | Partito Comunista | PDL | Presidente del Consiglio | Russia | Silvio Berlusconi | Vladimir Putin

 

Per quanto riguarda la Russia, ho un'amicizia personale, forte, sia con Vladimir Putin che con Dmitrij Medvedev. Ritengo che siano delle persone che vogliono veramente portare la Russia ad essere una vera democrazia, ma il percorso da un totalitarismo alla democrazia è difficile, lungo, richiede grandi sforzi e molto tempo. Conosco questi signori profondamente. Ho colloquiato con loro per ore e ore, e dentro di me si è formato questo convincimento.

Quanto a cosa sia la Russia per noi, essa è per noi un fornitore importante. Importiamo da loro quasi il 30 per cento dell'energia che consumiamo e le nostre imprese trovano in Russia uno spazio enorme per intraprendere attività positive. Quindi io in Russia, come d'altronde in altri Paesi, ho svolto da imprenditore prestato alla politica, il ruolo di un agente che cura gli interessi delle aziende italiane, prima di tutto di quelle di cui siamo titolari: ENI, ENEL e Finmeccanica. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP). E abbiamo portato a casa contratti assolutamente importanti per importi che vanno oltre i 3 punti di PIL in questi due anni, con opere che ci siamo aggiudicati credo proprio grazie all'intervento del Governo italiano. Tra l'altro, ci siamo aggiudicati la più importante opera del mondo, il raddoppio del Canale di Panama, che è stato appunto affidato ad un'impresa italiana. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP).

E ancora, ricordo la vicenda del gasdotto South Stream, il cui accordo è stato firmato dal governo Prodi, non dal nostro Governo, ma che noi continuiamo a sostenere (Applausi dai Gruppi PdL e LNP) perché riteniamo che il passaggio attraverso l'Ucraina dei rifornimenti di gas all'Europa sia sottoposto alle difficili condizioni di quel Paese e che quindi, in qualunque momento, ci potrebbe essere un blocco di quel passaggio. Pensiamo, dunque, sia un fattore di sicurezza creare le condizioni affinché vi possa essere un'adduzione di gas fuori dal territorio dell'Ucraina e al di fuori delle sue acque territoriali. Ed è proprio grazie al mio intervento personale e per l'amicizia che ho saputo accendere con Recep Tayyip Erdogan, il premier turco, ho ottenuto che il gasdotto potesse passare nelle acque territoriali turche del Mar Nero e non in quelle dell'Ucraina. E di questo evidentemente la Federazione Russa mi è grata.

Credo che abbiamo tutto l'interesse a mantenere questo rapporto con la Federazione Russa. Permettetemi uno spunto polemico. Voi stavate con l'Unione sovietica quando non dovevate starci e adesso che dovreste avere a cuore la Russia siete contro la Federazione. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP e dai banchi del Governo. Commenti dal GruppoPD).

Inoltre, vorrei rassicurare il senatore Zanda. Grazie a Dio, lavorando come ho fatto in un Paese che amo e che mi ha dato questa possibilità, ho conseguito una fortuna personale e familiare che non avrei mai pensato di poter conseguire. Garantisco sui miei figli e sui miei sei nipoti (Commenti dal Gruppo PD) che non c'è un solo dollaro di tutte queste operazioni di diplomazia commerciale che sia entrato e che entrerà nelle mie tasche. Lo garantisco nella maniera più assoluta. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP e dai banchi del Governo).

Per quanto riguarda altri fatti che attengono alla realtà, qualcuno ha parlato dell'Aquila, come se all'Aquila e in Abruzzo il Governo avesse demeritato. Noi siamo intervenuti con assoluta efficacia e tempestività. In pochi mesi abbiamo realizzato le abitazioni per tutte le famiglie che avevano visto le loro case completamente distrutte.

LUSI (PD). Ma non è vero! È falso!

BERLUSCONI, presidente del Consiglio dei ministri. Abbiamo dato alle altre famiglie i mezzi per ristrutturare la casa e, oggi, all'Aquila e nei comuni del cratere sono aperti più di 10.000 quartieri.

LUSI(PD). Sei informato male!

BERLUSCONI, presidente del Consiglio dei ministri. Per il centro dell'Aquila, noi stavamo portando via le macerie, quando e una delibera del Consiglio comunale dell'Aquila ci ha chiesto di non farlo, per dare una spinta alle aziende locali alle quali avrebbe dovuto essere affidata questa cura, dietro naturalmente compenso economico.

LEGNINI (PD). Ma non dire menzogne!

BERLUSCONI, presidente del Consiglio dei ministri. Da ultimo, il centro dell'Aquila richiederà molti anni per la sua ricostruzione ed è e molto semplice capire il motivo. Ogni fabbricato dovrà infatti essere sottoposto un'indagine tecnica approfondita, dalla quale risulterà se si potrà operare nella direzione della ristrutturazione o se, invece, bisognerà demolire il fabbricato e ricostruirlo ab imis con le tecniche antisismiche. Quindi, per l'Aquila noi abbiamo operato in maniera assolutamente superlativa tutto ciò che si doveva fare da parte del Governo nazionale.

Da ultimo, si è tentato di gettare del fango sull'attività della Protezione civile per quanto riguarda gli appalti. È intervenuta la Corte dei conti, è intervenuto l'Autorità per i lavori pubblici e i risultati sono stati i seguenti: i contratti sono stati costituiti in maniera assolutamente esemplare ed onesta. L'esecuzione dei contratti è stata fatta nei tempi dichiarati e ai prezzi dichiarati e non vi è stato alcun ricorso da parte di qualcuno che abbia perso un appalto. Quindi, io rivendico il nostro intervento dell'Aquila come un intervento di grande spessore e valore e a merito del mio Governo (Applausi dai Gruppi PdL e LNP e dai banchi del Governo).

Per quanto riguarda la questione dei rifiuti a Napoli, in 58 giorni abbiamo eliminato la questione dei rifiuti, che era diventata una vera tragedia nazionale: non soltanto per i cittadini di Napoli e della Campania, ma per le immagini drammatiche trasmesse su tutte le televisioni del mondo, e per il fatto che tutti i giornali si erano occupati di questa vicenda. Quindi, i nostri prodotti, il made in Italy e il nostro turismo hanno sofferto grandemente di questo.

Dopo due mesi abbiamo abbandonato la situazione indicando esattamente alle istituzioni locali cosa si dovesse fare perché, altrimenti, nell'arco di due anni e mezzo ci sarebbe stato un ritorno possibile a quella situazione allora risolta. Le autorità locali e massimamente il Comune di Napoli, affidato alla conduzione della sinistra, non hanno fatto assolutamente nulla! (Applausi dai Gruppi PdL e LNP e dai banchi del Governo).

Non sono stati indicati e aperti altri impianti di interramento e non sono stati neppure fatti gli appalti per i termovalorizzatori, che in numero di tre sono necessari per risolvere definitivamente il problema dei rifiuti a Napoli.

Per rispondere al senatore Valditara e a quanto detto da altri senatori della sinistra, ci si rivolge l'accusa di essere noi a non sapere far crescere il PIL italiano di più dell'1,5 per cento, mentre quello degli altri Stati europei cresce di più. Ma gli altri Stati europei non hanno avuto in carico le stesse negative eredità che abbiamo avuto noi. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP e dai banchi del Governo. Commenti dai banchi dell'opposizione).

GIARETTA (PD). Ma governate da dieci anni!

BERLUSCONI, presidente del Consiglio dei ministri. In primis, mi riferisco al debito pubblico creato dai Governi che, dal 1980 al 1992, hanno saputo moltiplicarlo per otto volte. Poi, alla compromissione, perché il Partito Comunista ha votato il 90 per cento delle decisioni di quei Governi. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP e dai banchi del Governo. Commenti dai banchi dell'opposizione).

Secondo. La sinistra ecologista ha stoppato le nostre centrali nucleari. Eravamo all'avanguardia, perché mi sembra che un certo Enrico Fermi abbia inventato la possibilità di produrre energia attraverso centrali nucleari. La Francia ha seguito un percorso opposto e oggi, con le sue centrali nucleari, sicurissime, produce l'85 per cento del proprio fabbisogno, mentre l'Italia paga dal 30 al 50 per cento in più l'energia che consuma con le sue imprese, fabbriche e famiglie (Applausi dai Gruppi PdL e LNP. Commenti dal Gruppo PD), il che ci pone in una difficoltà enorme nel competere con i prodotti delle aziende francesi e tedesche.

Terzo: le infrastrutture. Sempre a causa degli ecologismi di sinistra e alla mancanza di mezzi dovuti al pagamento degli interessi per l'alto debito accumulato, da trent'anni non abbiamo praticamente realizzato infrastrutture, il che fa costare i nostri prodotti in misura drammatica a causa di un costo della logistica superiore a quello degli altri Paesi, che rende anche meno sicuro il trasferimento al nostro interno non solo delle merci ma anche dei cittadini.

Quarto: una pubblica amministrazione pletorica, inefficiente, che molto spesso arriva a svolgere un ruolo di oppressione burocratica nei confronti delle aziende e dei cittadini. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP. Commenti dal Gruppo PD). A questo proposito il ministro Brunetta ha presentato in Consiglio dei ministri il piano definitivo per la digitalizzazione di tutta la pubblica amministrazione, in modo che nel giro di 18 mesi tutti i cittadini e le imprese italiane, attraverso i loro computer ed Internet, potranno colloquiare e svolgere tutte le pratiche con le istituzioni locali e centrali, senza far spendere ad ogni famiglia 18 giorni per recarsi presso gli uffici pubblici, come avviene oggi. Questa è un'eredità pesante che abbiamo ricevuto, se è vero come è vero che la pubblica amministrazione ci costa 4.500 euro a testa contro i 3.300 di Paesi come la Spagna, la Germania e l'Olanda.

Ultimo fattore ereditato è la giustizia. Abbiamo una giustizia civile - non parlo per amor di patria della giustizia penale - (Applausi dai Gruppi PdL e LNP. Commenti dal Gruppo PD) con tempi impossibili: otto anni, in media, per una causa di lavoro e nove anni, in media, per ottenere il pagamento di una fattura emessa da un'azienda ad un cliente in modo corretto. Tempi assolutamente impossibili...(Vivaci commenti dal Gruppo PD).

MARITATI (PD). E in due anni e mezzo di Governo che cosa avete fatto?

PRESIDENTE. Basta, colleghi! Non siamo in un'arena.

BERLUSCONI, presidente del Consiglio dei ministri. ... assolutamente impossibili, che si trasformano in costi per tutte le nostre aziende e che inducono molte aziende straniere, che vorrebbero investire in Italia, ad astenersene.

Ci sarebbe molto altro da dire, ma credo che nella discussione alla Camera il discorso potrà essere completato.

Concludo quindi rivolgendomi agli amici di Futuro e Libertà, chiedendo loro di passare una notte piena di riflessioni e augurandomi che davvero la notte porti consiglio. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP).

Chiedo pertanto, a nome del Governo, di porre la questione di fiducia sull'approvazione della proposta di risoluzione n. 1, presentata dai senatori Gasparri, Bricolo e Quagliariello.

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