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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2010 alle ore 14:34.
SACCOMANNO (PdL). "Signora Presidente, signor Presidente del Consiglio, onorevoli Ministri, onorevoli colleghe e colleghi, io ho chiesto d'intervenire in un dibattito così importante, utilizzando però un linguaggio di mercato, per trattare un argomento di nicchia. Non tratterò gli argomenti che tutti i colleghi hanno trattato, probabilmente accennerò soltanto al passaggio sulla fiducia, ma mi soffermerò su un argomento che anche la presidente Bonino ha voluto interpretare e tracciare. Mi sento personalmente impegnato e, pertanto, lo farò.
Sono molti gli impegni che ella, signor Presidente del Consiglio, rappresenta in quest'Aula nel progetto del percorso di legislatura.
Molta strada si è fatta e molta strada ancora rimane da percorrere.
Ciò richiede la forte proposizione di impegni che questo Governo intende portare a termine.
Io, modestamente, come la maggioranza di quest'Aula e, auspico, dell'altro ramo del Parlamento, sono a confermare una fiducia operosa, convinta, non da persona alla finestra, ma attiva e puntuale nei luoghi che il mandato richiede.
Proprio per questo ho voluto, signor Presidente, che a fianco delle più ampie problematiche, esposte nel suo discorso e nei puntuali interventi dei colleghi, vi fosse uno spazio per un tema che non può avere spazi per contrapposizione, se non nella incisività con cui noi, parti politiche, ci sentiamo attive promotrici.
Signor Presidente del Consiglio, provengo da umili storie di vita, ma da un costante impegno sociale e politico. Non ho mai creduto e mi sono ribellato quando qualcuno ha voluto farmi intendere che la storia, il costume, la consuetudine e la cultura delegassero ad una parte politica - e ad una soltanto - l'esclusività dei temi della salute e del sociale. Non ho creduto a questo, mi sono comportato di conseguenza - come faccio anche oggi - ed i fatti mi hanno dato ragione.
Cito un esempio positivo, come quello richiamato dal senatore Cosentino; nell'ambito della Commissione d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, abbiamo colto all'unisono il grido di dolore di molti, le preoccupazioni su disfunzioni, inefficienze e spesso anche gli interventi positivi nel mondo della salute. Ho assunto però l'impegno in questa Commissione e, poi, in quest'Aula, pochi giorni fa, con un ordine del giorno sottoscritto da tutti i Gruppi politici e accolto dal Governo - rappresentato nella circostanza dal sottosegretario Caliendo - che, da questo Natale in poi, avremmo chiuso il ciclo delle promesse a uomini abituati ormai a non sperare.