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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2010 alle ore 08:59.
Due giorni per decidere il futuro di Silvio Berlusconi e della maggioranza. Quarantotto ore decisive che cominciano oggi da Palazzo Madama in una Roma blindata per le proteste che accompagneranno il voto in Parlamento. Tanto che sui cellulari dei senatori è arrivato da giorni un sms che li invita a raggiungere l'aula nelle prime ore della mattinata per sottrarsi alla concentrazione dei manifestanti.
La giornata del deputato e del senatore (leggi la mappa interattiva)
Prima tappa al Senato. Proprio da Palazzo Madama parte infatti il tour de force che vedrà impegnati i parlamentari. Alle 8.30, prima di pronunciare l'atteso discorso davanti ai senatori, il premier riunirà il Consiglio dei ministri per affinare, con ogni probabilità, gli ultimi passaggi in vista dello show-down. Alla 9 comincia la partita a Palazzo Madama con l'intervento di Berlusconi in quello che, secondo i calcoli del Pdl, dovrebbe essere un fortino in termini di numeri. Nessuno scoglio in questo ramo del Parlamento, dunque, mentre alla Camera l'esito del match è in bilico fino alla fine. Subito dopo il discorso del Cavaliere al Senato è in programma, fino alle 14, la discussione generale sulla fiducia (oggetto del dibattito le dichiarazioni di Berlusconi e la mozione dei gruppi Pdl e Lega che ne chiedono l'approvazione).
Alle 16 si prosegue a Montecitorio. Qui il serrato cronoprogramma prima del voto di martedì fissa per le 16 l'inizio della discussione con l'illustrazione delle mozioni di sfiducia depositate prima da Pd-Idv e poi dal "terzo polo". Secondo gli accordi di massima finora raggiunti, al dibattito generale sono riservate quattro ore. Se saranno impiegate tutte, la replica finale di Berlusconi arriverà intorno alle 20. Ma se, come probabile, Pdl e Lega concentreranno i loro interventi, l'intervento del premier potrebbe essere anche anticipato e consentirebbe a Berlusconi di formulare una prima replica su quanto ascoltato nella giornata nelle aule dei due rami del Parlamento.
Serata di vertici. La lunga giornata di lunedì non si concluderà però con l'intervento di Berlusconi, ma proseguirà anche nelle ore successive. Quando Pdl e Fli, come annunciato, si riuniranno per decidere il da farsi. Gianfranco Fini ha già diramato la convocazione nei giorni scorsi e vedrà i componenti dei gruppi parlamentari di Futuro e libertà subito dopo il discorso di Berlusconi. Stessa tabella di marcia anche per gli uomini del premier che incontrerà i deputati a cena dopo aver visto ieri sera i senatori pidiellini.