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Questo articolo è stato pubblicato il 15 dicembre 2010 alle ore 07:50.
L'ultima modifica è del 15 dicembre 2010 alle ore 07:40.
«Ora abbiamo la certezza su come andrà a finire: elezioni anticipate in primavera». Non ha dubbi Antonio Padellaro, direttore del Fatto Quotidiano: «Il lungo calvario iniziato a luglio, quando si è consumata la frattura nel Pdl, è giunto a una svolta netta. Fino a lunedì si potevano ipotizzare soluzione diverse, come un governo tecnico. Ora sono certo che si è realizzata la miscela che porterà alle elezioni. Berlusconi resta in carica, è vero, ma la sua si presenta con tutte le caratteristiche di una vittoria di Pirro. Comunque, due risultati li porta a casa: sarà lui a guidare l'ultimo governo della legislatura, quello che porterà il paese alle urne; è riuscito a creare una crepa vistosa nel campo che più gli è nemico, Futuro e libertà».
La Lega che ruolo giocherà?
La Lega asseconda bene il disegno di Berlusconi. Vuole da sempre le elezioni anticipate, le avrebbe volute subito, le avrà a marzo, e questo le va assolutamente bene, avendo concesso al premier di fare un ultimo giro di valzer. Il ministro Maroni ha di nuovo affermato che o si allarga la maggioranza o si va alle urne: la Lega, dunque, fornisce a Berlusconi la carta che lui si giocherà a inizio 2011, dopo che si avrà la certezza che la maggioranza non potrà essere ampliata.
Dunque, Berlusconi ha vinto su tutta la linea...
No, non ha ottenuto in realtà quello che gli stava più a cuore, tenere salda una maggioranza che mai era stata così blindata. Io lo vedo come un uomo sconfitto, era il padrone del vapore e oggi è costretto di nuovo a scendere in campo. Diciamo che ha salvato il salvabile.
Fini?
A Fini do atto di aver giocato una partita rischiosissima, fin dal primo momento. Ha tenuto, tenuto, tenuto, con grande coraggio, resistendo a un bombardamento feroce. Ha portato Berlusconi sul ring e lo ha costretto a vincere ai punti, dopo un match durissimo. Ora Fini deve stare molto attento, perché Berlusconi farà di tutto per sfasciargli il partito. E, essendo uno degli uomini più ricchi del mondo, ha sicuramente molti "argomenti".