Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 15 dicembre 2010 alle ore 07:52.
L'ultima modifica è del 15 dicembre 2010 alle ore 07:40.
«La primavera è più lontana». Antonio Polito, direttore del Riformista, allunga il calendario dopo il voto che ieri ha confermato la fiducia al governo Berlusconi.
Che cosa accadrà?
Dopo il voto, tutti i partiti hanno guadagnato tempo e sono scongiurate le elezioni a marzo 2011 in concomitanza con i festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Le elezioni sono la sola via d'uscita alla situazione attuale?
La maggioranza di questo governo alla Camera, come abbiamo visto, è troppo risicata. Il Cavaliere, che ha sempre dimostrato di avere sette vite e una capacità non comune di combattere, si metterà al lavoro per cercare di allargare il consenso tra i moderati e magari accogliere qualche defezione dai finiani. Dovrà anche spiegare al capo dello Stato come intende governare e quali scelte politiche pensa di adottare.
Quale sarà la posizione del Fli ora?
L'opposizione esce indebolita dal voto: in Parlamento ha ottenuto un numero di voti come non aveva mai avuto in questa legislatura, eppure non è riuscita nella spallata.
È stata però una vittoria di Pirro?
Ieri è andata in scena l'operazione più ardita che sia stata attuata contro Berlusconi in questi anni e con il più alto potenziale di vittoria, eppure non è riuscita. Il capo del Governo ha superato la prova anche se la maggioranza si è sfilacciata ed è ora troppo composita: chi ha organizzato l'operazione ne esce indebolito, come pure il terzo polo.
Che cosa farà la Lega?
Il ministro Maroni ha giurato fedeltà al premier, certo è che, se la maggioranza non si allargherà, anche per la Lega le elezioni saranno inevitabili.
Quali potrebbero essere le forze di un'eventuale nuova maggioranza?
Già nei giorni passati il Cavaliere ha corteggiato Casini per sostituire Fini. Dopo ciò che ha detto e fatto contro il governo Berlusconi e tenendo conto del proprio elettorato, Casini difficilmente accetterà di diventare la stampella di governo Berlusconi.